L'indignazione di un poeta-crociato. I versi gnomici su Acri
Edizioni Carocci
A cura di Cammarota M. G.
Roma, 2011; br., pp. 190, cm 11x18,5.
(Biblioteca Medievale. 135).
collana: Biblioteca Medievale
ISBN: 88-430-6187-9
- EAN13: 9788843061877
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Testo in:
Peso: 0.161 kg
La letteratura tedesca medievale ci consegna un documento singolare e di particolare interesse storico: "I versi gnomici su Acri", in cui il poeta-crociato Freidank si pone come testimone oculare, deluso e indignato delle vicende legate alla "crociata degli scomunicati" del 1228-29. Il testo fa parte di un'ampia raccolta di massime e proverbi, la "Bescheidenheit", ripetutamente trascritta e liberamente usata dai redattori successivi in funzione di nuovi destinatari o di nuove esigenze comunicative. L'analisi degli unici tre testimoni che tramandano la sezione su Acri rivela l'esistenza di due diverse redazioni del testo e dunque la necessità di una nuova edizione critica, che anziché proporsi di risalire al presunto originale focalizzi l'attenzione su ciascuna delle due versioni, al fine di delineare i divergenti processi di significazione che scaturiscono dalle operazioni di selezione e di ritessitura dei versi gnomici su Acri messe in atto dai diversi redattori. Prefazione di Maria Vittoria Molinari.