Tra Rhegion e Lokroi Epizephyrioi. Un Quindicennio di Ricerche Topografico-Archeologiche tra Palizza e Capo Bruzzano
A cura di Cordiano G.
Pisa, 2014; br., pp. 164, ill. b/n e col., cm 17x24.
(Agri e Chorai tra Magna Grecia e Etruria. 7).
collana: Agri e Chorai tra Magna Grecia e Etruria
ISBN: 88-467-3883-7
- EAN13: 9788846738837
Soggetto: Saggi e Studi sull'antichità
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Luoghi: Calabria e Basilicata
Testo in:
Peso: 0.425 kg
È tempo di bilanci dopo 15 anni di ricerche topografico-archeologiche in Magna Grecia tra il fiume che segnava in età antica il confine tra il Reggino e la Locride e l'area dove era sorta la 'prima Locri'. Il paesaggio insediativo tra Capo Bruzzano e Palizzi mutò tra l'età protostorica, ricca di piccoli abitati siculi in contatto forse già con il mondo miceneo, e l'età alto-arcaica (ed oltre), epoca quest'ultima in cui i Greci fondarono Rhegion e Lokroi Epizephyrioi e giunsero poco dopo a fissare come limite tra i loro territori l'odierna fiumara di Palizzi, 'fortificata' su entrambi i versanti dalle due litigiose comunità elleniche. Mentre la città-stato sullo Stretto, a differenza dei vicini Locresi, strutturò la propria 'chora' realizzandovi alcuni strategici abitati greci minori, le perioikides note a Strabone e ormai documentate archeologicamente fino al confine con la Locride, in epoca successiva l'arrivo dei Brettii, agli inizi dell'età ellenistica, portò in zona alla nascita, a danno dei Locresi, di un piccolo autonomo stato indipendente incentrato sull'oppidum di Serro Mandi sopra Spropoli, la cui fine ebbe luogo solo a seguito dell'imposizione del dominio romano in Aspromonte.