Blityri. Studi di storia delle idee sui segni e le lingue (2021). Vol. 1
Edizioni ETS
Pisa, 2021; br., pp. 180, cm 14,5x21,5.
ISBN: 88-467-6175-8
- EAN13: 9788846761750
Soggetto: Periodici
Testo in:
Peso: 0.27 kg
«Con questo numero si apre la decima annata di Blityri. L'annata 2021 - come è ormai tradizione - offre un numero miscellaneo, il primo, e uno monografico, il secondo, che sarà dedicato alle "scuole" della linguistica italiana dal secondo dopoguerra fino alla fine del Novecento. In questo fascicolo il lettore ha a disposizione incursioni in una quantità non disprezzabile di autori e epoche storiche differenti. Anzitutto la sezione antica. Un articolo di Patrizia Laspia (Università di Palermo) torna con nuove ipotesi sulla vexata quaestio di come leggere e intendere le prime righe del De interpretatione di Aristotele: forse il passaggio più citato dell'intera storia della filosofia; in particolare per la nozione di pragma viene offerta una lettura innovativa. Sandro Nannini (già professore nell'Università di Siena) e Sibylle Mahrdt-Hehmann si soffermano su un altro puzzle dello Stagirita: la sua discussione dei paradossi di Zenone sulla impossibilità del movimento. Rossella Amendolara (una giovanissima studiosa della Sapienza) ci porta invece nei meandri del De lingua latina di Varrone, ipotizzando che la ben nota tematica dell'etimologia vada proiettata sullo sfondo della disputa fra opinione e scienza sviluppatasi fra il III e il II secolo a.C. La sezione moderna viene inaugurata da una rilettura del Saggio sulla filosofia delle lingue di Melchiorre Cesarotti, proposta da Stefano Gensini (Sapienza); e ad essa fa da controcanto la recensione da parte di Leonardo Bellomo (Università di Padova) degli Atti di un importante convegno cesarottiano tenutosi a Ginevra nel 2019 per le cure di un "cesarottiano" di vaglia, Carlo Emilio Roggia...» (Dalla Premessa)