Gioielli per gli dei. Le evidenze dai santuari etrusco-italici
Edizioni ETS
A cura di A. Coen.
Pisa, 2024; br., pp. 180, ill. col., cm 17x24.
(Mousai. Laboratorio di archeologia e storia delle arti).
collana: Mousai. Laboratorio di archeologia e storia delle arti
ISBN: 88-467-6867-1
- EAN13: 9788846768674
Soggetto: 0-1000 (0-XI) Antico,Saggi e Studi sull'antichità
Testo in:
Peso: 0.74 kg
Il volume raccoglie gli Atti delle Giornate di Studi "Gioielli per gli dei: le evidenze dai santuari etrusco-italici", tenutosi il 13-14 gennaio 2023, presso il Dipartimento di studi umanistici dell'Università degli studi di Urbino Carlo Bo. Solo a partire da qualche decennio si è finalmente affrontato lo studio delle oreficerie antiche con un approccio un po' diverso rispetto al passato: non più solo la valutazione degli aspetti estetici e tecnici, ma anche dei valori simbolici, sociali e in qualche caso religiosi sottesi al loro uso. In molti casi le oreficerie sono legate nella realtà antica ai momenti che scandiscono trasformazioni fondamentali dell'esistenza, come i passaggi di stato all'età adulta, il matrimonio, la morte, etc. Ci è sembrato dunque particolarmente interessante affrontare l'argomento dalla prospettiva dei santuari per capire se anche nel mondo etrusco italico i gioielli possano aver giocato un ruolo importante nella sfera religiosa, sia come ornamento della divinità, sia come ex voto. Nel volume si analizzano dunque le evidenze dai principali luoghi di culto dell'Etruria meridionale, come quelli di Pyrgi, di Portonaccio a Veio e del "complesso monumentale" di Tarquinia, con uno sguardo anche alla fase più antica (area sacra della Banditella presso Vulci). Seguono poi alcuni contributi sulle evidenze dall'Etruria centrale, come quelle dal santuario di campo della Fiera a Orvieto, e dall'Etruria settentrionale (Volterra e territorio), fino alle fondamentali attestazioni dal Lucus Feroniae, nell'agro falisco-capenate. Infine importanti alcuni interventi per un confronto con le testimonianze dal mondo sannita e magno greco.