Nuove scoperte su Plautilla Bricci. Artista universale nella Roma del Seicento
Edizioni Paparo
A cura di Yuri Primarosa.
Napoli, 2023; br., pp. 224, ill. col., cm 17x24.
EAN13: 9791281389151
Soggetto: Architetti e Studi,Collezioni,Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura),Scultura e Arti Decorative - Monografie
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Lazio
Extra: Barocco & Rococò
Testo in:
Peso: 0 kg
Disegnatrice, pittrice, ideatrice di apparati effimeri, plasticatrice e architettrice: Plautilla Bricci (1616-1692) fu l’unica artista universale donna nell’Europa di età moderna. La sua vita e la sua carriera, portati di recente all’attenzione del grande pubblico da una mostra e da un romanzo di successo, sono di nuovo al centro di un volume monografico che raccoglie i contributi dei maggiori specialisti dell’artista e del suo contesto culturale. Al termine dell’esposizione Una rivoluzione silenziosa. Plautilla Bricci pittrice e architettrice, inaugurata presso la Galleria Corsini il 5 novembre 2021, le Gallerie Nazionali di Arte Antica hanno organizzato una giornata di studi incentrata su Plautilla Bricci, la cui conoscenza, sino a poco tempo fa, si poggiava su un corpus di opere relativamente ridotto e su un limitato regesto di fonti e documenti. La mostra, qualificata da un rigoroso impianto filologico, era infatti riuscita a stimolare nuove ricerche e inaspettate riflessioni critiche: tra le più eclatanti, il rinvenimento della vera data di morte della Bricci e del suo inventario dei beni, come pure la scoperta di nuove opere, lettere e documenti che svelano il coinvolgimento dell’artista nel rinnovamento della basilica lateranense. La descrizione della sua casa di Trastevere, inoltre, getta nuova luce sui generi praticati dalla pittrice romana, sui suoi contatti e sul suo tenore di vita, “fotografando” un laboratorio in piena attività. Plautilla torna dunque a consegnare al tempo presente la sua rivoluzione silenziosa, disinnescando le categorie che imbrigliavano la vita professionale e sociale delle sue colleghe seicentesche. Né moglie, né monaca, né zitella in casa di parenti, ma signora romana, prima artista universale e donna “libera”