À corps perdu. Limiti, costruzioni e intensità del corpo
Edizioni dell'Orso
A cura di Nicolini A., Dainese F. e Angonese G.
Testo Italiano e Inglese.
Alessandria, 2020; br., pp. 367, ill. b/n, cm 17x24.
(Studi & Ricerche. 180).
collana: Studi & Ricerche
ISBN: 88-3613-062-3
- EAN13: 9788836130627
Testo in:
Peso: 1 kg
"À corps perdu" significa letteralmente gettarsi 'a corpo perso', 'con tutte le proprie forze', in un'avventura, in un progetto: implicarsi a tal punto in qualcosa da essere pronti a donare tutto per la sua riuscita, perfino il proprio corpo, senza trattenere nulla, fino a morire. Se questo slancio è mosso da un'impetuosità esuberante, priva di precauzioni, tale atto implica anche il disprezzo del pericolo e l'oltrepassamento di un limite, sia esso etico, ontologico, storico-culturale, fissato dalla legge o dalla convenienza. Lo scopo del Convegno internazionale per giovani ricercatori «À corps perdu. Limiti, costruzioni, intensità del corpo», organizzato a Verona il 20-22 settembre 2017 da Giulia Angonese, Francesca Dainese, Andrea Nicolini e Carlo Vareschi, con il contributo e il sostegno della Scuola Dottorale di Scienze Umanistiche dell'Università di Verona, era proprio quello di immergersi 'a (...)'.