Arte Documento. 17/18/19. Venezia, le Marche e la civiltà adriatica. Per festeggiare i 90 anni di Pietro Zampetti
Edizioni della Laguna
Mariano del Friuli, 2003; cartonato, pp. 604, ill. b/n e col., cm 22x30,5.
(Arte. Documento, 17/18/19).
collana: Arte Documento
Soggetto: Pittura,Scultura
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Umbria e Marche,Venezia
Testo in:
Peso: 3.62 kg
"due patrie"e alle connessioni da lui stesso individuate fra realtà diverse affacciate sullo stesso mare. Anconetano di nascita,formatosi all'Università di Roma con Pietro Toesca, Zampetti svolse un'intensa carriera nei ruoli scientifico-direttivi delle Belle Arti dal 1940 al 1953 fra Trento,Modena,Genova e infine Urbino quale Soprintendente alle Gallerie delle Marche;divenuto nel 1953 direttore delle Belle Arti del Comune di Venezia,fu protagonista di un'eccezionale stagione di prestigiose mostre sui grandi temi della pittura veneziana al Quattrocento al Settecento:Lorenzo Lotto,Giorgione,Jacopo Bassano,la Pittura del Seicento a Venezia,Carlo Crivelli,Vittore Carpaccio,i Guardi, Vedutisti veneziani del Settecento,Dal Ricci al Tiepolo. Nelle due università,di Urbino e Ca'Foscari di Venezia,dove per lunghi
anni ha profuso le sue doti di docente,Zampetti ha creato strutture efficaci e aggiornate per la ricerca e la didattica,aggiungendo carisma alla sua figura con le non comuni qualità umane che ne fanno un personaggio stimato e ammirato,quanto,da tutti,profondamente amato.
Zampetti è il decano degli studi di Storia dell'arte in Italia. La sua personalità,il suo indomito impegno di studioso,di didatta, di operatore culturale - ancora nel 1983 ha costituito e diretto il Centro Beni Culturali della Regione Marche;dieci anni dopo,già ottuagenario,ha prestato la sua opera nell'amministrazione attiva del Comune di Ancona è al centro della piena,,entusiastica adesione degli studiosi,estimatori,amici del festeggiato testimoniata da questo volume:dalla qualità dei suoi contributi,oltre centotrenta,e dal suo stesso
materiale spessore'che ne risulta. È in sintonia con un tale festoso omaggio a uno strenuo difensore dei beni culturali la nutrita rassegna che presenta alcuni cospicui risultati conseguiti nel corso dell'anno dall'esemplare impegno culturale e civile di Banca Intesa con "restituzioni"a vantaggio di beni artistici che necessitavano di restauro, quali la Torre Civica di Bassano,il cortile d'onore della villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno,lo studiolo dantesco del Museo Poldi Pezzoli; interventi di spicco,quali la mostra di Icone dai musei albanesi a Palazzo Leoni Montanari di Vicenza, Percorsi del Sacro,che ha fatto conoscere un aspetto poco noto della cultura adriatica;e un'eccezionale restituzione',con la riconsegna a San Pietroburgo,nel terzo centenario della nascita della città, della Galleria del Rinascimento veneziano dell'Ermitage dopo i rilevanti interventi di risarcimento architettonico e di aggiornamento tecnologico
donati da Banca Intesa. Mentre si prepara la dodicesima edizione del Programma Restituzioni, frutto,come di consueto,della proficua collaborazione fra il Gruppo promotore e le Soprintendenze competenti per territorio in quell'efficace sistema di sinergie fra pubblico e privato che costituisce da anni un punto di riferimento altamente affidabile per la tutela del patrimonio artistico del Paese,alla continuità dell'illuminato impegno di Banca Intesa sul fronte dei Beni Culturali corrisponde,a motivo della sostanziale identità degli obiettivi perseguiti,la costanza della vicendevole attenzione in atto con ARTE |Documento|.
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