Il colore del sacro
Electa Mondadori
Tassullo, Centro Ricerche Tassullo, 24 novembre - 16 dicembre 2006.
Milano, 2006; br., ill. col., cm 21x26.
(Cataloghi di Mostre).
collana: Cataloghi di Mostre
ISBN: 88-370-5003-8 - EAN13: 9788837050030
Soggetto: Pittura
Periodo: Tutti i Periodo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.661 kg
Oltre alla mostra, si svolgeranno una serie di convegni scientifici e tecnici sul restauro e la conservazione del costruito, mentre alcune sale al piano seminterrato ospiteranno un'area didattica dedicata alla fauna delle cave di Coredo e Vervò, di proprietà Tassullo, interessate recentemente da studi scientifici di ambito naturalistico.
L'inverno in Val di Non mette in mostra il colore: l'evento di Tassullo Spa propone un viaggio dentro le cromie, le sfumature e le densità; dalla simbologia antica al presente. Si tratta di opere d'arte pittorica di grandi maestri dell'arte italiana, nelle quali il colore, primario elemento simbolico ed emozionale, è assoluto protagonista. Nella pittura, infatti, il colore è medium per eccellenza, è materia sensibile che incarna ed esplica il pensiero; l'opera d'arte stessa è idea, forma e colore.
Da sempre il colore ha avuto per l'uomo un fondamentale ruolo di tramite tra materia e anima, tra conscio ed inconscio, e tutte le civiltà hanno legato i diversi colori a valenze simboliche e sacrali. Il colore è magia: è figlio della luce e parte della natura che collabora a costruire, a plasmare ai nostri occhi.
Il percorso espositivo è suddiviso in tre sezioni: "I colori del sacro", "I colori dell'anima" e "I colori della tecnologia".
I COLORI DEL SACRO guarda al colore quale elemento simbolico sacro, alla cui sfera ancestrale vengono congiunte le sue declinazioni più preziose e brillanti. La dimensione cromatica ha assunto nella storia dell'uomo significati riconosciuti pressoché universalmente: significati sui quali il visitatore sarà invitato a riflettere, accompagnato in un percorso nel quale potrà assaporare il fascino di opere d'arte che restituiscono un tempo che va dal Cinquecento al secolo scorso.
La sezione si apre con le statue lignee policrome della cimasa dell'altare a portelle della chiesa di San Vigilio a Tassullo, provenienti dal Museo Diocesano Tridentino, opere gotiche datate 1520 e uscite dalla bottega di Jörg Lederer. L'altare, simbolo all'interno della mostra del patrimonio culturale locale, rappresenta una summa dei colori del sacro: l'oro, il blu, il rosso carminio proiettano la fisicità delle opere oltre la dimensione della materia.
Le sculture della cimasa sono accostate ad opere pittoriche di notevole valore storico ed artistico: un cammino nei preziosi colori di Giovanni Bellini, Pietro Della Vecchia, Giuseppe Bazzani, Francesco Unterperger, Domenico Zeni.
Non solo quelli dell'arte liturgica propriamente detta sono i colori del sacro ma anche i colori usati da artisti novecenteschi, tutti permeati da una profonda spiritualità, quali Tullio Garbari, Osvaldo Licini, Lucio Fontana, Felice Carena, Fausto Melotti, Umberto Mastroianni, Virgilio Guidi, Carlo Sartori.
I COLORI DELL'ANIMA presenta il colore come ineguagliabile mezzo d'espressione dell'artista. La sensibilità individuale e l'espressività del pittore si manifestano sulla tela attraverso due componenti fondamentali che si compensano e sostengono a vicenda: segno e colore. Sono questi i cardini dell'arte pittorica, che non si trovano però in una relazione paritaria, e si configurano inoltre sulla tela in maniera diversa a seconda dell'anima dell'artista stesso. Il colore ha spesso il predominio sulla linea anche perché quest'ultima si rivela ai nostri occhi grazie al colore stesso.
La sezione prende così in considerazione sia opere di autori novecenteschi dall'anima romantica e appassionata, quali per esempio Bartolomeo Bezzi, Alessandro Pomi, Pio Semeghini, Filippo De Pisis, Ottone Rosai, Mario Sironi, Achille Funi e Afro Basaldella; sia di autori dall'anima pensante e razionale, guidati da una ricerca rigorosamente scientifica, quali Luigi Senesi e Aldo Schmid. Le opere di questi ultimi saranno ospitate nella parte finale della sezione assieme a preziose tele di Fortunato Depero, artista originario della Valle di Non che ha affrontato una ricerca avanguardista di arte totale.
IL COLORE DELLA TECNOLOGIA è la sezione dedicata ad opere scultoree che mettono in mostra la forza della materia, dei materiali nella loro rappresentazione artistica. Opere in cemento, ferro, calce naturale a testimoniare l'abilità dell'artista-costruttore, dove il colore è parte integrante della materia prima ma, all'occasione può diventare una maschera, offrendosi allo sguardo nelle sue più variegate possibilità.
In mostra opere di Pino Castagna e di Pietro Weber.
"Il colore del sacro, dell'anima e della tecnologia", oltre all'esposizione delle importanti opere propone una serie di eventi correlati: dai convegni di ampio approfondimento culturale, scientifico, storico e architettonico alla possibilità di visitare un'area didattica dedicata alla fauna delle cave di Coredo e Vervò, di proprietà Tassullo, interessate recentemente da studi scientifici di ambito naturalistico.
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