Whiteread
Electa Mondadori
Napoli, Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina, 4 febbraio - 1 maggio 2007.
A cura di Codognato M.
Traduzione di Martin H., Palombi V. e Shore M.
Milano, 2007; br., pp. 141, ill., tavv. col., cm 24x28.
ISBN: 88-370-5090-9
- EAN13: 9788837050900
Soggetto: Collezioni,Scultura,Scultura e Arti Decorative - Monografie
Periodo: 1960- Contemporaneo
Luoghi: Nessun Luogo
Testo in:
Peso: 0.915 kg
Rachel Whiteread (Londra 1963) è una delle artiste più importanti della sua generazione. Sin dal 1988, dopo essersi laureata alla Slade School of Fine Art, Whiteread ha utilizzato per le sue sculture calchi di oggetti quotidiani: lo spazio sotto le sedie e i letti e all'interno di armadi, vasche da bagno e interni di case viene invertito cosicché il vuoto diventa solido, il negativo si trasforma in positivo. Attraverso la descrizione dell'assenza, l'artista riesce comunque a far emergere associazioni sensoriali grazie anche all'uso di materiali quali poliuretano, resine, gesso e gomma che acuiscono la percezione di qualcosa che non esiste più, ma che una volta era indissolubilmente legato alla vita umana. Il suo interesse si sposta progressivamente verso l'architettura intesa come spazio della collettività e della storia. La retrospettiva di Napoli è la prima mostra museale della Whiteread in Italia. Per l'occasione l'artista ha creato anche una grande installazione pensata appositamente per gli spazi dell'istituzione partenopea, utilizzando decine di case di bambola di varie epoche fino a formare un villaggio immaginario, reminiscente le ricostruzioni storiche negli allestimenti museali dei siti archeologici, analizzando e decostruendo la nostra percezione critica dei contesti abitativi.