Luca Moretto. Architettura per la vita-Architecture for life
Electa Mondadori
A cura di Piva C.
Traduzione di R. Sadleir.
Milano, 2019; br., pp. 160, ill. col., cm 17x24.
(Architetti).
collana: Architetti
ISBN: 88-918-2208-6
- EAN13: 9788891822086
Soggetto: Architetti e Studi,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 1 kg
Nelle opere di Luca Moretto, torinese di nascita e formazione, si intrecciano armoniosamente la dimensione del fare e la ricerca paziente. Il libro rispecchia, a cominciare dal titolo, questa impostazione, ben declinata nel testo di Cesare Piva, in cui i lavori sono ordinati in maniera analogica come in un album di famiglia e accostati per temi e argomenti, per geografie e tecniche costruttive. Gli edifici, gli interventi e i progetti, gli acquerelli e gli studi storici sono investigati minuziosamente e con amicizia, tra punti fermi e digressioni, provocati dall'analisi degli oggetti e dalle conversazioni con l'autore, nonché dalle percezioni maturate durante l'esperienza dell'abitare. Ossia da ciò che più conta. Il volume raccoglie una selezione delle opere civili. Tutte nascono dall'ascolto del committente-abitante e della natura, come attestano le parole usate dallo stesso Moretto per descrivere la ristrutturazione del Collegio Einaudi di Torino (2011-2015): "Le scelte progettuali sono state guidate dalla necessità di ridare dignità all'atto dell'abitare. La camera del collegio surroga temporaneamente per lo studente la casa; deve pertanto possederne delle qualità. Una casa che però non guarda al passato ma lo accompagna nel futuro. La camera è quindi uno spazio-teatro per la rappresentazione di azioni, quali: dormire, studiare, rilassarsi, amare, socializzare, pensare, ovvero vivere". Tra gli altri lavori presentati vi sono il restauro del Mausoleo Bela Rosin (2000-05) con Gabetti & Isola e Luciano Luciani, la realizzazione del polo didattico San Luigi Gonzaga, della Facoltà di Medicina e Chirurgia a Orbassano, con Luciano Luciani (2002-05) e il restauro e ampliamento della Pinacoteca Accademia Carrara di Bergamo (2002-13), con Aimaro Isola e Icis. Le opere di Moretto muovono dall'atto del disegno, strumento di comunicazione e riflessione creativa, e crescono nel cantiere, luogo della verifica e dell'immaginazione. Sono antiretoriche, prive di atteggiamenti autoreferenziali o da demiurgo. Sono plasmate sull'uso libero di ricerche storiche e critiche - sulla storia dell'architettura del Novecento e negli archivi degli architetti - decifrate con l'intelligenza dell'amore.