Giulio Romano. Art and desire
Electa Mondadori
Mantova, Palazzo Te, 6 ottobre 2019 - 6 gennaio 2020.
A cura di G. Rebecchini e Furlotti B.
Traduzione di Dabell F., Fordham C. e Blaylock-Smith R.
Edited by Barbara Furlotti, Guido Rebecchini e Linda Wolk-Simon.
Milano, 2019; br., pp. 224, ill. col., cm 24x31.
(Cataloghi di Mostre).
collana: Cataloghi di Mostre
Altre edizioni disponibili: Edizione italiana 88-918-2732
ISBN: 88-918-2733-9
- EAN13: 9788891827333
Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Collezioni,Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Testo in:
Peso: 1.33 kg
Palazzo Te torna a celebrare, a distanza di trent'anni dalla grande monografica del 1989, il genio di Giulio Romano. L'esposizione, allestita nelle Sale Napoleoniche, indaga la relazione tra immagini erotiche del mondo classico e invenzioni figurative prodotte nella prima metà del Cinquecento in Italia, esponendo dipinti, disegni e oggetti preziosi provenienti da venti istituzioni, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York e l'Ermitage di San Pietroburgo. Il catalogo della mostra Giulio Romano. Arte e desiderio analizza attraverso i saggi dei curatori - Barbara Furlotti, Guido Rebecchini e Linda Wolk-Simon - il rapporto tra la produzione artistica di Giulio Romano, dai Modi alle grandi sale affrescate di Palazzo Te, e il mondo classico: dai riferimenti letterari a quelli iconografici che l'allievo prediletto di Raffaello ha utilizzato a Mantova per la costruzione del suo linguaggio pittorico. Affiancano i testi dei curatori i saggi di approfondimento di Sergej Androsov, Aleksej Nikol'skij e Andrej Cvetkov, sulle ultime novità documentali e sui risultati del recente restauro dell'opera Due Amanti; un testo di Maurizio Bettini che indaga il mondo della mitologia classica, fra sanzione, comicità ed erotismo e gli approfondimenti di Madeleine C. Viljoen, James Grantham Turner e Antonio Geremicca. Concludono il catalogo le schede storico-critiche delle opere in mostra. Edizione in inglese. Traduzioni di: Raffaella Blaylock-Smith, Frank Dabell, Colum Fordham.