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Napoli nella veduta napoletana dal Seicento al Novecento-Nápoles en el vedutismo napolitano del siglo XVII al siglo XX

Electa Napoli

Monterrey, Pinacoteca de Nuevo Leon, 3 novembre - 8 dicembre 2007.
Testo Italiano e Spagnolo.
Napoli, 2007; br., pp. 112, ill., tavv. col., cm 25x28.

ISBN: 88-510-0460-9 - EAN13: 9788851004606

Soggetto: Città,Collezioni,Pittura,Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Campania,Napoli

Testo in: testi in  italiano, spagnolo  testi in  italiano, spagnolo  

Peso: 0.75 kg


Il volume è il catalogo della mostra di Monterrey (Pinacoteca de Nuevo Leon, 3 novembre - 8 dicembre 2007). Momenti ed aspetti diversi della città sono ripresi in questa mostra, che si propone di documentare un genere, il vedutismo, che ha connotato, a livello europeo, l'immagine di Napoli e le sue inclinazioni artistiche. Questo itinerario, di forte impatto emotivo, si snoda a partire dal ritratto della città vicereale, ripresa con la tecnica cartografica del 'volo ad uccello' dal francese Didier Barra. Nel secolo successivo la città si inonda di luce, sull'esempio del lucido paesaggismo di Gaspar van Wittel, poi rielaborato da artisti stranieri e locali (Hackert, Joli, Fabris, Wutky). Il viaggio nella veduta si protrae nel corso dell'Ottocento. Sull'esempio dell'olandese Pitloo, maestro di paesaggio al Real Istituto di Belle Arti, si consolida una scuola pittorica di assoluto rilievo europeo, la cosiddetta 'Scuola di Posillipo', capace di trasfigurare il genere in visioni romantiche come quelle di Giacinto Gigante. Nel Novecento artisti di decisa inclinazione all'astrattismo o all'informale, come Gianni Pisani, Domenico Spinosa o Ernesto Tatafiore si lasciano andare a un rinnovato figurativismo, esaltato da colori brillanti e densi di luce. A far da contrappunto, lo sfavillante bianco e nero delle fotografie di Mimmo Jodice, immagini accese da vapori sulfurei o in controluce, dai tagli arditi e nitidi.

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