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1961-2011. Cinquant'anni di arte in Italia dalle Collezioni Gnam e Terrae Motus

Electa Napoli

Caserta, REGGIA DI CASERTA, 13 luglio - 13 novembre 2011.
Napoli, 2011; br., ill. b/n e col.

Soggetto: Collezioni

Periodo: 1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1 kg


Dal 1992 alcune sale dell'Appartamento Storico della Reggia di Caserta accolgono le opere della Collezione Terrae Motus, una strepitosa raccolta d'arte contemporanea, che è frutto dell'impegno e della volontà di uno dei più importanti galleristi napoletani del '900, Lucio Amelio (1931-1994), che, nel 1980, colpito dalla tragedia che aveva scosso la città partenopea e l'Irpinia, decise di chiamare a raccolta alcuni celebri artisti internazionali per "contrapporre l'energia dell'arte a quella della terra". L'iniziativa portò a Napoli personaggi di fama internazionale, come Warhol, Beuys, Kiefer, Rauschenberg, Gilbert & George, Boltansky, Buren, Cragg, Long, G. Richter, Mapplethorpe, Haring ecc. e anche molti artisti italiani, come Alighiero Boetti, Enzo Cucchi, Luciano Fabro, Piero Gilardi, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Mario Merz, Mario Schifano ed Emilio Vedova. Ognuno di loro realizzò un'opera, nata dalla suggestione di quei giorni drammatici, che poi restò lì a testimonianza di un momento storico e artistico irripetibile.

La mostra in corso alla Reggia di Caserta, curata da Paola Raffaella David, Maria Vittoria Marini Clarelli e Rita Camerlingo, prende le mosse da questo evento per dare il via a un programma espositivo in 3 tappe, che ruota attorno al concetto di "contemporaneità nell'arte". Un progetto molto interessante che non sarebbe stato possibile senza l'apporto della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, che, essendo sottoposta a un processo di radicale trasformazione degli spazi espositivi, dettato dalla volontà di riordinare le collezioni, ha potuto mettere a disposizione le opere di alcuni tra i maggiori rappresentanti dell'arte italiana della seconda metà del '900 (Alberto Burri, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Piero Manzoni, Fabio Mauri, Enzo Mari, Fausto Melotti, Sante Monachesi, Paola Levi Montalcini, Sandro Chia, Eliseo Mattiacci, Ettore Spalletti, Pino Pascali, Mimmo Rotella, Gilberto Zorio ecc.), che generalmente non lasciano mai la sede.

Il percorso espositivo, allestito da Federico Lardera con la collaborazione di Giustino Cacciotti di larderArch studio di Roma, consente di ammirare 50 opere d'arte italiana ed è suddiviso per aree tematiche, che ricordano le principali sperimentazioni avviate tra il 1961 e oggi, un periodo caratterizzato da un'intensa elaborazione di stili e materiali. Ecco allora l'a-cromo e il monocromo, la percezione visiva, i nuovi materiali, i miti contemporanei e i nuovi paesaggi.
Un rilievo particolare viene dato a movimenti artistici come l'Arte cinetica, la Pop art, l'Arte Povera e la Transavanguardia, che sono state le "punte di diamante" di quegli anni.
Uno dei pezzi forti di questa rassegna, che mette a confronto le opere della GNAM e di Terrae Motus, è sicuramente quella che viene considerata una delle più riuscite installazioni italiane del '900, 32 mq di mare circa. A firmarla è stato Pino Pascali, un artista ironico e intelligente, scomparso giovanissimo, di cui la GNAM possiede un ricco corpus di opere.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci