L'ora dello spettatore. Come le immagini ci usano.
A cura di M. Di Monte e Gennari Santori F.
Roma, 2020; br., pp. 264, ill. col., cm 21x27.
prezzo di copertina: € n.d.
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Libri compresi nell'offerta:
L'ora dello spettatore. Come le immagini ci usano.
A cura di M. Di Monte e Gennari Santori F.
Roma, 2020; br., pp. 264, ill. col., cm 21x27.
OMAGGIO (prezzo di copertina: € n.d.)
Caravaggio. La Bottega del Genio
Roma, Museo Nazionale del Palazzo di Venezia - Sale Quattrocentesche, 22 dicembre 2010 - 29 maggio 2011.
A cura di Falucci C.
Roma, 2010; br., pp. 118, ill. b/n e col., tavv., cm 24x28.
(Cataloghi Mostre. 49).
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 48.00)
Caravaggio. La Cappella Contarelli
Roma, Palazzo Venezia, 10 marzo - 15 ottobre 2011.
A cura di M. Cardinali e De Ruggieri M. B.
Roma, 2011; br., pp. 150, 60 ill. b/n, 60 ill. col., 60 tavv. b/n, tavv. col., cm 24x28.
(Cataloghi Mostre. 50).
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 59.00)
Andrea Salvetti. Terra terra
Electa
Milano, Dilmos, 18 aprile - 23 aprile 2007.
Milano, 2007; br., pp. 120, 150 ill. col., cm 25x28.
ISBN: 88-370-5220-0 - EAN13: 9788837052201
Soggetto: Architetti e Studi,Design,Saggi (Arte o Architettura),Scultura,Scultura e Arti Decorative - Monografie
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.788 kg
Nel 1993 Andrea Salvetti inizia l'attività di artista-artigiano, realizzando arredisculture in ferro, legno e altri materiali, e dedicando particolare attenzione sia alle nuove tecnologie che alla riscoperta di tecniche antiche. Egli concepisce il design come una procedura creativa metodica, che partendo dalla vita comune, dalla quotidianità e dall'osservazione della natura può essere estesa a temi concettuali.
Salvetti è in grado di raccontare storie per il tramite di animali, casse di frutta, tronchi, uova, alberi e nidi, attraverso opere che condividono i valori spaziali della scultura, l'elaborazione degli elementi visivi, cromatici e luministici della pittura e delle arti visive in generale, l'oggettività mimetica della fotografia e la volontà di coinvolgimento spaziale e sociale della performance e della coreografia.
Utilizza tecniche industriali per perseguire il fine che si è posto: la semplicità, che non è povertà, ma sottrazione dell'ovvio e aggiunta del significativo.
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Quante strade. Bob Dylan e il mezzo secolo di «Blowin'in the wind»
La Dimora di Penelope. Itaca: appunti di una storia archeologica
Fuori Catalogo
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