Quaderni Stein /06/ Jannis Kounellis. La Stanza Vede. Disegni 1973-1990
Electa
Firenze, Museo del Novecento, 15 marzo - 9 giugno 2024.
Padova, Museo Eremitani, 27 luglio - 17 novembre 2024.
A cura di Schwarz D.
Traduzione di Elliott F. e Prischich Ruhland C.
Milano, 2024; br., pp. 264, ill. b/n, cm 18x25.
ISBN: 88-9282-506-2 - EAN13: 9788892825062
Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Collezioni,Pittura,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.726 kg
"Un viaggio nel mondo creativo di Jannis Kounellis attraverso una parte preziosa dei suoi disegni - ha detto la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini - che arriva a Firenze attraverso il Museo Novecento per rendere omaggio a un artista straordinario e consolidare ancora il ruolo della nostra città come centro culturale del contemporaneo e destinazione irrinunciabile per gli amanti dell'arte. Firenze ospita una nuova stagione di grandi esposizioni, che con Kounellis offre un'occasione unica per immergersi nella visione creativa di un'icona dell'Arte Povera, ripercorrendo anche il suo lungo legame con la nostra città".
"La mostra di Jannis Kounellis al Museo Novecento è l'occasione per la città di Firenze di rendere omaggio ad un grande artista a pochi anni di distanza dalla sua scomparsa, avvenuta nel 2017 - ha detto Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento - La selezione di disegni esposti in mostra apre alla possibilità di accedere al mondo fantastico e poetico di Kounellis, ai suoi sogni e ai suoi incubi, al labirinto delle sue immaginazioni e delle sue suggestioni, ai suoi archetipi figurativi e alle sue più ricorrenti iconografie, a quell'intrecciarsi di memorie arcaiche e immagini moderne, che nel crogiuolo della sua anima di pittore rinascono sotto altra specie come presenze nuove e misteriose allegorie. Alcuni disegni rappresentano la prima intuizione di installazioni potenti e monumentali, altri sono fulminei schizzi di opere iconiche che hanno segnato la storia dell'arte contemporanea. A volte si tratta di minute annotazioni, forse esercizi di memoria, eseguiti all'impronta come risvegliandosi da un sogno. Ecco una macchina da cucire, una grande nuvola di fumo che può trasformarsi in un dolce, riflessivo volto femminile. Ecco una locomotiva che sferraglia veloce, sbuffa dal camino e materializza un corpo di donna. Si tratta di un'occasione speciale, iniziatica, per entrare in confidenza, se mai sia possibile, con l'arte di Kounellis, che amava definirsi 'un poeta muto, un pittore cieco, un musicista sordo'."
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