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Bettina e Brajo. Il Salotto di Casa Fuso con Moravia, Argan, Guttuso, Burri... Dipinti, Disegni e Ceramiche

Effe Edizioni

Perugia, Museo Civico di Palazzo della Penna, 22 aprile - 31 maggio 2016.
A cura di M. Duranti, Baffoni A. e Duranti F.
Perugia, 1996; br., pp. 111, ill. b/n e col., cm 24,5x28.

ISBN: 88-6778-075-1 - EAN13: 9788867780754

Soggetto: Arti Decorative (Ceramica, Porcellana, Maiolica),Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Pittura,Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.62 kg


Frutto di inedite ricerche nell'Archivio Fuso e in quello di Bettina Rampielli, la preparazione di questa mostra ha riservato sorprendenti scoperte, soprattutto in ambito letterario. Pochi sanno che nel 1926, il giovanissimo Alberto Pincherle, in arte Moravia, trascorse due mesi a Perugia, durante i quali scrisse una parte de "Gli indifferenti". In passato, era stato scritto qualche cenno, della conoscenza, non documentata, di Moravia da parte di Bettina. Le ricerche d'archivio e un fortuito ritrovamento, gli incroci con la corrispondenza di Moravia e un'attenta rilettura di alcuni testi moraviani, tutto documentato in catalogo, hanno portato a scoprire un preciso rapporto di Bettina con Moravia, probabilmente una laison, soprattutto - e questa è la scoperta più rilevante - si è arrivati a concludere che "La provinciale", il racconto più significativo di Moravia agli esordi, è ambientato a Perugia e Bettina è l'ispiratrice di Gemma, la protagonista della novella. Dunque, questa mostra fornirà un contributo anche alla esegesi moraviana.

Relativamente più noti, sono i rapporti fra Renato Guttuso, Perugia e i coniugi Fuso nel 1932, anch'essi ampiamente documentati in catalogo.

L'esposizione racconta la vicenda umana ed artistica di Bettina e Brajo Fuso e del loro salotto culturale a cavallo fra le due guerre ed oltre, al quale parteciparono personaggi di primo piano della cultura letteraria ed artistica italiana come Giulio Carlo Argan, Renato Guttuso, Felice Casorati, Gianna Manzini, Enrico Falqui, Giuseppe Ungaretti, registi come Alessandro Blasetti e Cesare Zavattini. Dunque l'evento presenterà uno spaccato della cultura italiana del '900, in gran parte inedito. In particolare, mai presentate tutte assieme, si potrà vedere un'ampia selezione di opere d'arte della collezione Fuso, ben 57 fra dipinti, sculture e disegni, frutto delle donazioni degli amici artisti come Guttuso, Burri, Tomea, Costetti. Di Bettina saranno esposti 40 dipinti, in gran parte inediti, e una selezione di 29 lavori di Brajo. In totale saranno esposti 126 fra dipinti, disegni e sculture.

Da sottolineare, della collezione Fuso, il dipinto di Alberto Burri del 1947 "La bancarella", il grande "Ritratto di Bettina", insieme a un gruppo di bozzetti a matita di Renato Guttuso, il bel "Ritratto di Bettina" di Romeo Costetti e poi opere di Tomea, Checchi...

Il salotto dei Fuso di Palazzo Cesaroni è stato ricostruito con mobili ed arredi originali nella sala affrescata del primo piano di Palazzo della Penna.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci