Federico Caffè nel pensiero economico italiano
Fabrizio Serra Editore
A cura di Poettinger M. e Roggi P.
Pisa, 2015; br., pp. 180.
(Il Pensiero Economico Italiano).
collana: Il Pensiero Economico Italiano
ISBN: 88-6227-834-9
- EAN13: 9788862278348
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.86 kg
"Federico Caffè nasceva a Pescara il 6 gennaio 1914, all'alba della prima guerra mondiale. In tempo per trascorrere infanzia e giovinezza nel naufragio degli ideali liberali che avevano costruito l'Italia. In tempo per testimoniare, prima del boom economico, la fame e la miseria che affliggevano gran parte del paese. In tempo per vivere l'effervescenza del secondo dopoguerra, ma anche il mancato compimento del processo di sviluppo economico che ne seguì. Una vita nel Novecento, dunque, costretta, parrebbe, da quanto le accadeva intorno ad una forzata disillusione, addirittura ad una fine di disperazione. Così, tanti hanno letto in quello scomparire improvviso il 15 aprile 1987 l'esito di un tramonto delle idealità dopo una vita di servizio alla propria famiglia, al proprio insegnamento, al proprio paese. Del Novecento italiano Federico Caffè non fu un testimone passivo e disincantato. Scelta la strada dell'economia, si dedicò alla sua parte attiva, quella politica economica che riscattò da arte pratica a disciplina degna di autonomia scientifica. L'economia non aveva senso se non indirizzata verso uno scopo di maggior benessere sociale; un fine, questo, di chiaro valore etico e politico. L'economista, dunque, diveniva con Federico Caffè un intellettuale la cui azione si esplicava non solo nell'accademia ma nei giornali di ogni coloritura politica, nell'editoria e nella consulenza ad istituzioni quali la Banca d'Italia ed il sindacato". (Dall'Introduzione)