Pathosformeln, retorica del gesto e rappresentazione. ripensando Aby Warburg. 6. 2. 2004
Fabrizio Serra Editore
A cura di Meneghetti M. L.
Pisa, 2006; ril., pp. 272, ill. b/n, cm 17x24.
(Moderna. 006/2. 2004. Fascicoli Monografici).
collana: Moderna. 0006. 0002. 2004. Fascicoli Monografici
ISBN: 88-8147-397-6
- EAN13: 9788881473977
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)
Testo in:
Peso: 0.8 kg
Aby Warburg, nato ad Amburgo nel 1866, fu storico e critico dell'arte. Col suo metodo inaugurò una nuova stagione di studi nel campo storico-artistico, proponendo una mappa delle costanti della memoria occidentale - miti, figure, parole, simboli - in un campo di indagine che dall'arte antica arriva fino al mondo contemporaneo, attraverso il Rinascimento. La sua opera più importante Mnemosyne - rimasta incompiuta, è il lascito più originale e rappresenta la summa delle sue ricerche: attraverso l'indagine sulla permanenza delle forme dell'Antico nell'arte rinascimentale italiana e nordeuropea, Warburg interroga la tradizione occidentale, scoprendo i suoi meccanismi e riattivando punti nevralgici e zone d'ombra. In concomitanza con l'uscita dell'edizione originale in lingua italiana di Mnemosyne, questo fascicolo monografico della rivista "Moderna" vuole approfondire un aspetto della teoria di Warburg che è stato forse oggetto di minor attenzione: il concetto di Pathosformeln ('formule del pathos'), viste come espressioni ritualizzate delle emozioni e quindi parte non irrilevante di quel repertorio morfologico dei 'superlativi del linguaggio gestuale' che Mnemosyne voleva essere. I saggi contenuti in questo volume intendono dunque ripensare ed approfondire quest'aspetto del pensiero di Warburg, e insieme proporne l'applicabilità in àmbiti anche non strettamente legati alla storia dell'arte.