AAM. TAC. Arts and Artifacts in Movie. Technology, Aesthetics, Communication. An International Journal. 1. 2004
Fabrizio Serra Editore
Testo Inglese.
Pisa, 2004; br., pp. 180, cm 17x24.
(Arts and Artifacts in Movie. Technology, Aesthetics, Communication. Rivista annuale diretta da Giovanni Morelli. 2004).
ISSN 1824-6184.
collana: AAM. TAC. Arts and artifacts in movie. Technology, Aesthetics, Communication. An International Journal
Altre edizioni disponibili: ISSN 1824-6184
Soggetto: Cinema
Testo in:
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AAM - TAC, pubblicazione promossa dall'Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, e' una rivista innovativa che si propone di affrontare le arti e gli artefatti della produzione cinematografica attraverso indagini concrete di tutte le discipline della tecnologia, dell'estetica e della comunicazione. La rivista e' strutturata secondo una scansione tematica in tre sezioni. La prima prende in considerazione la progressiva evoluzione della responsabilita' creativa dell'autore di cinema - scrittore, narratore, regista - e la crescita della sua autorita' e autonomia dai condizionamenti tecnologici. Inoltre, sono istruite le analisi dei diversi procedimenti di costruzione del prodotto filmico, le diverse organizzazioni della fabbrica dei film, le nuove interconnessioni fra i vari opifici dell'immagine: il set, la troupe, i laboratori, le unita' minime di produzione, i grandi apparati, le nuove case di produzione, i sistemi economico-produttivi, sperimentali o ufficiali, che stanno privilegiando sempre piu' il digitale, le reti televisive via cavo, la pubblicita'. Nella seconda sezione trovano spazio le indagini su casi di failures, nel senso delle crisi dello specifico dell'artisticita' o del consumo di prodotti. Si ritiene che lo studio delle modalita' del fallimento possa produrre un utile riesame delle idee di valorizzazione e interpretazione del successo di opere originali, rifacimenti e rielaborazioni stilistiche. Nella terza sezione si collocano le indagini e le analisi sulla 'memoria' intesa come repertorio, come classificazione, come 'museo', come campo di generazione di ambiti critici: si insiste sulla necessita' di dare spessore e contenuti allo studio del cinema col fine di attribuire dignita' al problema della conservazione dei cine-artefatti.