AAM. TAC. Arts and artifacts in movie. Technology, Aesthetics, Communication. An International Journal. 4. 2007. [Edizione italiana e inglese]
Fabrizio Serra Editore
Testo Italiano e Inglese.
Pisa, 2007; br., pp. 156, cm 17x24.
(AAM. TAC. Arts and artifacts in movie. Technology, Aesthetics, Communication. An International Journal. Rivista annuale diretta da Giovanni Morelli. 4. 2007).
collana: AAM. TAC. Arts and artifacts in movie. Technology, Aesthetics, Communication. An International Journal
Altre edizioni disponibili: ISSN 1824-6184
Soggetto: Cinema
Testo in:
Peso: 0.51 kg
AAM - TAC, pubblicazione promossa dall'Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, è una rivista innovativa che si propone di affrontare le arti e gli artefatti della produzione cinematografica attraverso indagini concrete di tutte le discipline della tecnologia, dell'estetica e della comunicazione. La rivista è strutturata secondo una scansione tematica in tre sezioni. La prima prende in considerazione la progressiva evoluzione della responsabilità creativa dell'autore di cinema - scrittore, narratore, regista - e la crescita della sua autoritè e autonomia dai condizionamenti tecnologici. Inoltre, sono istruite le analisi dei diversi procedimenti di costruzione del prodotto filmico, le diverse organizzazioni della fabbrica dei film, le nuove interconnessioni fra i vari opifici dell'immagine: il set, la troupe, i laboratori, le unità minime di produzione, i grandi apparati, le nuove case di produzione, i sistemi economico-produttivi, sperimentali o ufficiali, che stanno privilegiando sempre più il digitale, le reti televisive via cavo, la pubblicità. Nella seconda sezione trovano spazio le indagini su casi di failures, nel senso delle crisi dello specifico dell'artisticità o del consumo di prodotti. Si ritiene che lo studio delle modalità del fallimento possa produrre un utile riesame delle idee di valorizzazione e interpretazione del successo di opere originali, rifacimenti e rielaborazioni stilistiche. Nella terza sezione si collocano le indagini e le analisi sulla 'memoriè intesa come repertorio, come classificazione, come 'museo', come campo di generazione di ambiti critici: si insiste sulla necessità di dare spessore e contenuti allo studio del cinema col fine di attribuire dignità al problema della conservazione dei cine-artefatti.