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Un secolo di moda. Creazioni e miti del XX secolo

Federico Motta

Roma, Accademia di Francia, Villa Medici, 26 novembre 2003 - 1 febbraio 2004.
A cura di Quinto E. e Tinarelli P.
Milano, 2003; br., pp. 264, ill. col., tavv. col., cm 23x27.

ISBN: 88-7179-417-6 - EAN13: 9788871794174

Soggetto: Tessuti (Arazzi, Tappeti, Ricami)

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.313 kg


L'opera vuole mettere a fuoco non solo l' evoluzione dell'abito ma anche tutto ciò che lo arricchisce e lo completa, dagli accessori (scarpe, borse, cappelli, gioielli, ecc.) fino all'uso spregiudicato dei materiali e alle più ardite sperimentazioni.
Attraverso l'esame di momenti precisi della storia dell'ultimo secolo, i due curatori, tracciano due piani di lettura che si accompagnano e si intersecano, da una parte la catalogazione originale degli abiti montati e rifotografati e dall'altra la loro contestualizzazione storica data dall'emblematica valenza dell'immagine pubblicitaria e cinematografica.
Il volume che accompagna la spettacolare mostra a Roma all'Accademia di Francia, Villa Medici, dal 27 novembre 2003 al 1° febbraio 2004, fornisce una prima risposta al pericolo di dispersione del patrimonio storico - documentario, alla mancanza in Italia di un museo e di un archivio storico della moda.

Il volume ripercorre come un racconto per immagini le espressioni salienti di un particolare percorso creativo, quello della Moda. La ricerca, quasi un lavoro archeologico, promuove l'oggetto di moda a materiale storico e storico - artistico; a documento della storia del gusto e delle mentalità.
Nella realtà contemporanea il fenomeno MODA assume un'importanza rilevante, non solo per le implicazioni di carattere economico, ma soprattutto per le possibilità offerte alla lettura di comportamenti sociali e psicologici del nostro tempo.
Nella sede di Villa Medici a Roma è allestita l'esposizione 'Un secolo di Moda - Creazioni e miti del XX secolo', che rende omaggio all'evoluzione del costume dagli inizi del Novecento ad oggi.
Fino all'1 Febbraio 2004, è possibile ammirare alcune tra le più belle creazioni dei principali stilisti, disposte all'interno della spettacolare scenografia curata da Guido Ciompi.
L'intento della mostra è quello di valorizzare un patrimonio culturale d'interesse internazionale e di documentare la trasformazione del gusto e del costume, mettendo in evidenza la creatività, l'abilità artigianale ed industriale di questo settore. Dal mondo della moda, dietro la fantasia artistica, si intuisce un contenuto di evoluzioni storiche e sociali dal grande significato.
Sono visibili, per la prima volta, numerosi modelli unici provenienti dalla collezione privata di Enrico Quinto e Paolo Tinarelli, affiancati alle fotografie delle star del cinema e del jet set che li hanno resi famosi indossandoli: Ava Gardner, Jackie Kennedy Onassis, Audrey Hepburn, Grace di Monaco e Marilyn Monroe.
La mostra mette anche in evidenza quanto la moda italiana si sia distinta come guida internazionale per stile e creatività.
Il percorso, suddiviso in decenni, parte dai rivoluzionari abiti d'inizio secolo realizzati dagli eccentrici Paul Poiret e Mariano Fortuny, che per primi liberarono la figura femminile dalle costrizioni del busto. Per il periodo degli anni Trenta, sono messi a confronto i primi modelli autarchici di pura ispirazione italiana con gli originali usciti dagli atelier parigini di Chanel o Lanvin. Protagonisti della mostra, anche pezzi unici come 'Bonheur' (Felicità): ovvero, un raro abito datato 1947 della prima collezione di Christian Dior dalla linea tipicamente 'New Look', che esprime - con la sua gonna a ruota, fatta con metri e metri di seta - tutta la gioia ritrovata del dopoguerra.
Ancora, il lusso di Jacques Fath, la femminilità interpretata dalle Sorelle Fontana o da Schuberth per le dive della Hollywood sul Tevere, quali Ava Gardner e Sofia Loren. Passando agli anni Sessanta, ecco la moda più easy di Emilio Pucci, antesignano del prêt-à-porter. Gran parte dell'esposizione, infatti, è dedicata ai favolosi sixties, con le creazioni spaziali firmate Cardin e Courrèges, la minigonna di Mary Quant e gli abiti in maglia in stile yéyé di Krizia e Missoni.
Avvicinandoci al presente ecco la moda degli anni Settanta, ben rappresentati dai bellissimi completi pantalone di Yves Saint Laurent, dai capi sexy firmati Walter Albini e dalle opere d'arte da sera di Valentino. Per gli anni Ottanta, oggi più che mai di moda, non poteva mancare la 'power woman' griffata Giorgio Armani e Donna Karan, o ancora i capi di Thierry Mugler, Claude Montana, Vivienne Westwood ed Emanuel Ungaro. Il percorso storico termina con gli esordi degli stilisti di culto attuali come Yoshji Yamamoto, Helmut Lang e Miuccia Prada, messi a contrasto, anche visivamente, con le provocazioni di Versace e Galliano.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci