Non finito. Opera interrotta e modernità
Firenze University Press
A cura di A. Dolfi.
Firenze, 2015; br., pp. 664.
(Moderna/Comparata. 8).
collana: Moderna/Comparata
ISBN: 88-6655-728-5
- EAN13: 9788866557289
Testo in:
Peso: 1 kg
"Non finito, opera interrotta..." difficile trovare una definizione, circoscrivere il tema, distinguere il caso dall'intenzionalità. Certo pochi 'generi' e/o declinazioni hanno come il non finito bisogno di ciò che è esterno all'opera e che in qualche modo la completa, collocandola in posizione privilegiata per la sintonia con la nostra inquieta modernità. Non stupisce che in letteratura siano naturaliter 'sospesi', oltre a ciò che è stato brutalmente interrotto, gli epistolari, i diari, le cronache della malattia e della sofferenza; né che l'incompiutezza accompagni gli scritti che rinviano a grumi irrisolti, traumi nascosti, taciute malinconie. Dettata da scelta o da gradi distinti di incapacità, la tentazione del non finito, del non finire, insegue, incalza, illude... Ce ne parlano le scritture del privato, gli abbozzi, i progetti, le carte che testimoniano il cammino necessario all'opera per arrivare alla sua forma. Questo libro si interroga su alcuni dei tanti esempi possibili, lungo un arco diacronico che va alla letteratura alle arti figurative, al teatro, al cinema: da Leonardo a Blake, da Ariosto a Stendhal, da Dossi a Gadda, da Kafka a Borges, dalla Sarraute alla Morante. Al centro del volume una sezione con le pagine del dattiloscritto ed i quaderni di appunti inediti di/per La scelta di Giuseppe Dessí conduce ai limiti dello spazio bianco, là dove la chambre claire fissa con pochi, rarefatti segni, quanto si cela oltre la scrittura.