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Dubuffet & l'art brut

Five Continents Editions

Düsseldorf, museum kunst palast, 19 febbraio - 29 maggio 2005.
Losanna, Collection de l'Art Brut, 1 giugno - 28 settembre 2005.
Milano, 2005; br., pp. 192, ill., cm 23x28.

ISBN: 88-7439-226-5 - EAN13: 9788874392261

Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Pittura e Disegno - Monografie

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.17 kg


Jean Dubuffet (1901-1985) è l'artista francese più significativo della seconda metà del xx secolo. Fu per tutta la vita un ribelle e si oppose all'arte tradizionale andando alla ricerca di nuove forme espressive. Il vastissimo corpus delle sue creazioni fu quindi estremamente versatile: l'ex commerciante di vini fu pittore e scultore, ma anche filosofo dell'arte e appassionato collezionista e teorico di Art brut.
Nella sua ricerca di una creatività originale Dubuffet, come altri artisti della sua epoca, scoprì i disegni realizzati dai bambini e le opere dei reietti della società. Era affascinato dal loro approccio puro e intuitivo e dalla loro insolita forza inventiva che davano vita a svariate forme espressive.
Gli artisti autodidatti creano opere attingendo a un profondo desiderio emotivo e seguendo criteri estetici e iconografici propri. Abitualmente tutto questo accade al di fuori del sistema artistico ufficiale e senza alcuna educazione o esperienza di arte.
Spesso questi autodidatti lavorano in un isolamento imposto e autoinflitto, creando un mondo tutto loro. Si tratta, ad esempio, di persone che sono state ricoverate in ospedali psichiatrici, che hanno avuto esperienze di spiritismo, oppure di prigionieri o di persone solitarie, reietti o emarginati: ad esempio lo svizzero Aloïse (1886- 1964), Friederich Schröder-Sonnenstern (1892-1982), Henry Darger (1892-1973), il tedesco Josef Wittlich (1903-1982).
Dubuffet coniò per questo tipo di opere la definizione di Art Brut: una forma d'arte "rozza", inventiva e dissidente. Creò in tal modo una nuova categoria estetica che ha avuto fino ad oggi un particolare significato per l'arte moderna. Fin dal 1945, Dubuffet indagò senza sosta alla ricerca delle opere create in solitudine. Fondò un'associazione, la Compagnie de l'Art Brut, che organizzò mostre e pubblicò alcune monografie per presentare artisti sconosciuti di diversi paesi e le loro opere.
Dubuffet raccolse inoltre una collezione di opere di Art Brut che, dal 1976, è esposta in permanenza in un museo fondato per ospitarla: la Collection de l'Art Brut di Losanna, in Svizzera.
Per la prima volta il museum kunst palast presenta un'importante mostra nella quale verranno esposte circa cento creazioni di Jean Dubuffet accanto a un gran numero di lavori dei cinquanta esponenti più significativi dell'Art Brut: si vuole in tal modo offrire una significativa analisi di un'ampia selezione di creazioni artistiche: quadri, disegni, collages, sculture, modelli architettonici oltre a filmati di environmental art.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci