Levi e Ragghianti. Un'amicizia fra pittura, politica e letteratura
Lucca, Fondazione Centro Studi sull'Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti, 17 dicembre 2021 - 20 marzo 2022.
A cura di D. Fonti, Bolpagni P. e Lavorgna A.
Lucca, 2021; br., pp. 216, ill. col., tavv. col., cm 23,5x27.
ISBN: 88-89324-55-4
- EAN13: 9788889324554
Soggetto: Collezioni,Saggi (Arte o Architettura)
Testo in:
Peso: 1 kg
Quello fra lo storico dell'arte Carlo Ludovico Ragghianti (Lucca, 1910 - Firenze, 1987) e il pittore e scrittore Carlo Levi (Torino, 1902 - Roma, 1975) fu un rapporto privilegiato e importante per entrambi, che racconta una pagina di storia significativa del nostro Paese. Il libro, che nasce come catalogo di una mostra alla Fondazione Ragghianti di Lucca, testimonia l'amicizia tra questi due grandi personaggi del Novecento, legati anche dalle comuni battaglie culturali e politiche, uniti dalla lotta nella Resistenza nelle file del Partito d'Azione. L'interesse di Ragghianti nei riguardi di Levi risale al 1936, ma il momento più forte della loro frequentazione avviene appunto durante il periodo del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale. L'intensificarsi del sodalizio politico si riflette anche nella condivisione del discorso artistico, tanto che fu Ragghianti a proporre la prima storicizzazione della figura di Carlo Levi nel 1948, attraverso la pubblicazione di un "catalogo" della produzione dell'amico, nel quale sono datati e repertoriati i suoi dipinti realizzati dal 1923 al 1947. Documenti d'archivio, fotografie, disegni e un nucleo di quasi cento opere di Carlo Levi consentono di ricostruire non soltanto la struttura del libro pubblicato da Ragghianti nel 1948 e delle mostre del 1967 e del 1977 da lui curate (la sezione di "Arte moderna in Italia 1915-1935" dedicata all'amico pittore e "Levi si ferma a Firenze"), ma anche la cerchia di intellettuali cui i due appartenevano, costituita da Eugenio Montale, Giovanni Colacicchi, Paola Olivetti, Aldo Garosci... Nel catalogo sono presenti i testi dei curatori Paolo Bolpagni, Daniela Fonti e Antonella Lavorgna, e inoltre di Roberto Balzani, Maria De Vivo e Francesco Tetro.