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Libere professioni e fascismo

Franco Angeli

A cura di Turi G.
Milano, 1994; br., pp. 240.
(Storia/Studi e Ricerche. 182).
(Storia/studi e ricerche - fondata da Marino Berengo e Franco Della Peruta, diretta da Carlo Capra e Franco Della Peruta).

collana: Storia/Studi e Ricerche.

ISBN: 88-204-8464-1 - EAN13: 9788820484644

Soggetto: Società e Tradizioni

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.385 kg


Anche in Italia, come in altre società europee, formazione di una base cognitiva, assetto organizzativo e mercato del lavoro, sono promossi o favoriti dallo Stato, interessato a controllare le attività dei ceti medi intellettuali. Non è così un caso che il fascismo abbia avuto un ruolo centrale nell'assetto delle libere professioni, conferendo a molte riconoscimento giuridico e dettando a tutte regole nuove. Questa ricerca costituisce una indagine approfondita sulle forme associative, l'organizzazione sindacale, giuridica e corporativa delle professioni "minori" e di quelle "classiche" dell'avvocato, del medico e dell'ingegnere, di cui cerca di valutare la sfera di "libertà" reale, la funzione loro attribuita dal fascismo e il consenso al regime.

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