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Regole sociali e economia alpina. La «Cassetta dei morti» a Campodolcino tra età moderna e contemporanea

Franco Angeli

A cura di Locatelli A.
Milano, 2005; br., pp. 240, cm 16x23.
(Geostoria del Territorio. 5).

collana: Geostoria del Territorio

ISBN: 88-464-6418-4 - EAN13: 9788846464187

Soggetto: Centri Minori,Saggi Storici

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.418 kg


La Cassetta o Capitale dei morti nasce da un'antica tradizione religiosa per la quale gli abitanti di Campodolcino in Val Chiavenna, provincia di Sondrio, conferivano donazioni a un "beneficio" i cui proventi venivano utilizzati per il suffragio dei cari estinti e per azioni di carità. Negli anni Settanta del XVIII secolo, l'abate Foppoli, divenuto sacerdote della diocesi di Como, si trasferiva a Campodolcino per la cura pastorale e l'insegnamento su richiesta degli abitanti di un quartiere del borgo della Val S.Giacomo: la "squadra delle Corti". Grazie all'impegno di Foppoli, che destinò la sua rendita al patrimonio della Cassetta dei morti, questa si trasformava in un'associazione per sovvenire ad alcune esigenze della comunità.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci