La filosofia politica di Hobbes
Franco Angeli
A cura di Chiodi G. M. e Gatti R.
Milano, 2012; br., pp. 256.
(Il Limnisco. Cultura e Scienze Sociali).
collana: Il Limnisco. Cultura e Scienze Sociali
ISBN: 88-568-1429-3
- EAN13: 9788856814293
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
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Che poco o nulla sia dato comprendere del significato della statualità moderna senza riferirsi a Thomas Hobbes è un dato di fatto ovvio e impossibile da non condividere. E però risulta altrettanto innegabile che l'autore del Leviathan non si può leggere solo in questa prospettiva. La sua concezione della politica scaturisce infatti da una serrata riflessione sulla natura umana, unita a un'analisi raffinata dell'uomo moderno. Nel tempo della nascita delle scienze come discipline autonome e della disintegrazione delle istituzioni socio-culturali tradizionali, Hobbes si interroga sulla possibilità di una conoscenza esatta dei meccanismi della macchina statale. Si interroga altresì sul rapporto tra esperienza religiosa e convivenza civile, offrendo elementi di riflessione ancora attuali nel dibattito contemporaneo sulla secolarizzazione e sul suo superamento. Nel suo pensiero ritroviamo nella loro forma originaria tutti i temi fondamentali del dibattito filosofico che, sviluppatosi in Francia e in Inghilterra intorno alla metà del Seicento, costituisce ancora oggi la cornice della riflessione in ambito politico.