Lo stato degli studi voegeliniani. A cinquant'anni dalla pubblicazione di Ordine e storia
A cura di Lami G. F.
Milano, 2011; br., pp. 288.
(Polit. e Storia. Dip. st. pol. Univ. La Sapien. 39).
collana: Polit. e Storia. Dip. st. pol. Univ. La Sapien.
ISBN: 88-568-3861-3
- EAN13: 9788856838619
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
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Dal punto di vista di Voegelin, filosofia e scienza hanno da trovare il modo di convivere, senza preclusioni. Ma questo diviene possibile solo consentendo che la filosofia si faccia carico di quella ricerca-ultima capace di dare un senso agli stessi metodi con cui tali conoscenze vengono praticate. Ciò significa che, anche per Voegelin, l'adozione di un modello, la utilizzazione di un paradigma reale, e il suo giudizio favorevole all'impiego di quel certo modello, o di quel paradigma, in determinate circostanze esistenziali, non significano affatto la loro approvazione incondizionata. Al contrario, con atteggiamento che richiama molto fedelmente lo stereotipo aristotelico, egli ne conferma la validità "formale" solo in presenza di una specifica sostanza, la qualità di un'anima solo in presenza di un corpo specifico, dalla cui necessità partire, al fine realizzativo di qualsivoglia interpretazione o miglioramento. Dunque Voegelin non ha mai dubitato della impossibilità di esportare, per esempio, soluzioni costituzionali, e non ha mai scambiato il dito che indica la luna con la luna stessa. Purtroppo, questo semplice accorgimento non è stato utilizzato da taluni suoi recenti commentatori e dalla maggior parte dei suoi critici, che lo hanno, di volta in volta, preso per un pensatore conservatore, per rivoluzionario, per integralista, per protestante, per tradizionalista, per progressista, e così via.