I «manifesti» della psicologia americana tra Ottocento e Novecento
Franco Angeli
A cura di Cimino G., Degni S. e Ferreri A. M.
Milano, 2012; br., pp. 352.
(Storia della Psicologia. 9).
collana: Storia della Psicologia
ISBN: 88-568-3879-6
- EAN13: 9788856838794
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Extra Europa
Extra: Arte Americana
Testo in:
Peso: 0.466 kg
La psicologia americana, tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, vive un periodo di straordinaria crescita, che influenzerà profondamente il cammino della disciplina per tutto il XX secolo e che la presente raccolta antologica di testi "classici" intende documentare e illustrare. A partire dalla pubblicazione dell'opera principale di William James (1890), di cui riportiamo in questa antologia un capitolo, nel giro di pochi anni si differenziarono negli Stati Uniti tre programmi di ricerca che risultarono determinanti per la nascita e il successo della disciplina: la psicologia strutturale, la psicologia funzionale, il comportamentismo. Per la loro affermazione, un ruolo fondamentale fu svolto dalla pubblicazione di alcuni articoli - qui riprodotti - di Titchener (1898), Angell (1907) e Watson (1913), che nel tempo assunsero il significato di veri e propri "manifesti" di quei programmi di ricerca. Attorno a questi tre saggi, ruotarono altri articoli di Dewey, Caldwell e della Calkins, che contribuirono ad animare la discussione che ferveva in quegli anni sulla "nuova" scienza psicologica. A un'approfondita introduzione, in cui sono esposti e analizzati i principali nodi teorici e metodologici che hanno caratterizzato la prima fase di sviluppo della psicologia negli Stati Uniti, segue la raccolta antologica dei "classici", introdotti da una presentazione degli argomenti trattati e accompagnati da un apparato di note e di riferimenti bibliografici.