Il mondo nuovo di Giuseppe Corvaja
Franco Angeli
A cura di Spoto C.
Milano, 2012; br., pp. 124.
(Economia - Teoria Economica, Pensiero Economico. 87).
(Economia - Teoria Econ. Pensiero Econom. 87).
collana: Economia - Teoria Economica, Pensiero Economico
ISBN: 88-568-4770-1
- EAN13: 9788856847703
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.216 kg
Come procurare a tutti gli individui che compongono la società la maggiore quantità possibile di benessere e di felicità? È l'interrogativo che ricorre più spesso nei dibattiti che impegnano gli economisti europei negli anni trenta dell'ottocento. Temi come sviluppo economico, ruolo dello Stato e della finanza, industrializzazione, disoccupazione e controllo dei processi lavorativi, giustizia sociale e solidarismo cercano soluzioni rapide e sostanziali. Giuseppe Corvaja s'inserisce risolutamente all'interno del dibattito, presentando un progetto finanziario, in cui banca e credito giocano un ruolo di primo piano. La fondazione di uno Stato-banca che concentri tutti i depositi di capitali, da quelli ovvi a quelli mai prima considerati, come talenti, ingegni e braccia, facendo dei depositanti, dal più povero al più ricco, tutti azionisti di pari dignità, garantirebbe un'equa distribuzione della ricchezza. La Bancocrazia è proposta come la soluzione che, facendo coincidere l'interesse dello Stato con quello dei privati cittadini, secondo i principi dell'associazionismo e della mutualità naturale, risolve ogni conflitto, combatte proficuamente gli speculatori, promuove la ricchezza nazionale. Il progetto, di cui qui si propone la traduzione, è presentato per la prima volta in Francia, terra di grande richiamo per il barone siciliano per i principi di libertà in essa professati. È un mondo nuovo quello ideato da Corvaja, dove povertà e sfruttamento non trovano più dimora.