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La Mano che Crea. La Galleria Pubblica di Ugo Zannoni (1836-1919). Scultore Collezionista e Mecenate

Franco Cosimo Panini Editore

Verona, Galleria di Arte Moderna, 27 giugno 2020 - 31 gennaio 2021.
A cura di Francesca Rossi.
Modena, 2020; br., pp. 176, 140 ill. col., cm 23x27.

ISBN: 88-570-1604-8 - EAN13: 9788857016047

Soggetto: Collezionismo (Bambole, Chiavi, Giocattoli),Scultura e Arti Decorative - Monografie

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.87 kg


Il punto di avvio del progetto - curato dal direttore dei Musei Civici Francesca Rossi affiancata da un comitato scientifico composto da Maddalena Basso, Camilla Bertoni, Elena Casotto, Tiziana Franco, Sergio Marinelli, Patrizia Nuzzo e Pietro Trincanato - è la vicenda di uno dei maggiori scultori dell'Ottocento veronese, Ugo Zannoni.

Ugo Zannoni visse una lunga carriera all'insegna di relazioni artistiche tra Verona, Milano e Venezia, animata dall'impegno civile a favore della cultura e dei musei cittadini. Tra il 1905 e il 1918, donò ai Musei Civici veronesi la sua cospicua collezione di opere d'arte, contribuendo così a gettare le basi per la costituzione di una Galleria d'Arte Moderna a Verona.

Nella raccolta delle circa 200 opere donate, sono presenti artisti che Zannoni ha frequentato e altri animatori di ricerche scultoree e pittoriche significative del secondo Ottocento, tra realismo, umori risorgimentali e nuove poetiche della luce.

Tra loro, Domenico Induno, Mosè Bianchi, Filippo Carcano, Leonardo Bazzaro, Julius Lange, Luigi Nono, e il più moderno pittore divisionista Angelo Morbelli.

Tra i veronesi, Angelo Dall'Oca Bianca, Francesco Danieli e il cugino dello scultore, Giuseppe Zannoni. Tra i soggetti rappresentati spiccano generi figurativi del paesaggio e del ritratto.

In esposizione, nell'ampia quarta sala della Galleria d'Arte Moderna Achille Forti, vengono rievocati l'atelier dello scultore e la collezione dell'artista, tipica di una galleria privata dell'Ottocento.

La mostra fa rivivere, anche, l'ordinamento della prima esposizione civica d'arte moderna nelle cosiddette "Sale Zannoni", allestita in tre sezioni nel Museo Civico a Palazzo Pompei dal 1908 al 1938 (con opere di Ugo e Giuseppe Zannoni, opere di artisti veronesi e 'forestieri').

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci