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Il teatro di Lyda Borelli

Fratelli Alinari

A cura di Maria Ida Biggi, Biggi M. I., Zannoni M. e Marianna Zannoni.
Firenze, 2017; br., pp. 212, 200 ill. b/n, cm 24x29.
(La Fotografia Racconta).

collana: La Fotografia Racconta

ISBN: 88-95849-27-2 - EAN13: 9788895849270

Soggetto: Fotografia,Saggi (Arte o Architettura),Teatro

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.12 kg


Lyda Borelli, un'attrice di straordinaria bravura e grande bellezza, troppo a lungo dimenticata dalla storia dello spettacolo dal vivo. Questo volume intende restituire all'attrice il ruolo di una tra le maggiori dive italiane del primo Novecento, sia nel campo della prosa, che del cinema. L'obiettivo è quello di proporre, attraverso saggi critici e una galleria di preziose fotografie e rari documenti d'archivio, un affascinante viaggio nella vicenda artistica di Lyda Borelli, dagli esordi al ritiro dalle scene. Figlia d'arte di Napoleone Borelli e Cesira Banti, Lyda frequenta il palcoscenico sin da bambina debuttando nel 1901 accanto all'attrice Virginia Reiter. Entra nella compagnia di Virgilio Talli nel 1903 e, nel marzo del 1904, interpreta il ruolo di Favetta nella prima rappresentazione de La figlia di Iorio di Gabriele D'Annunzio. Nel 1909 è l'acclamata protagonista della Salomè di Oscar Wilde, mentre nel 1914 è una delle prime interpreti de Il ferro di D'Annunzio. Anche negli anni in cui si dedica al cinema, dal 1913 al 1918, è protagonista di importanti eventi teatrali, come la prima del 1915, al Teatro Carignano di Torino, de Le nozze dei Centauri di Sem Benelli. "La sua vita teatrale fu breve, ma con lei si chiude un'epoca, un gusto, uno stile. Lyda Borelli aveva immortalato e bruciato al tempo stesso le immagini e gli accenti di tutta una generazione". Questo progetto editoriale è dedicato al teatro di Lyda Borelli, una delle maggiori dive italiane del primo Novecento. Le oltre duecento immagini comprendono ritratti dell'attrice e fotografie di scena. A queste si aggiungono locandine, programmi di sala e ritagli stampa relativi a recensioni critiche degli spettacoli e caricature teatrali. Nel presente volume, le immagini diventano fonte cui attingere per la storia del teatro (e del cinema) italiano nei primi decenni del Novecento e per ricostruire una storia della fotografia di teatro attraverso le fotografie di scena. E nel caso specifico dei ritratti di Nunes Vais, le fotografie sono documenti importantissimi per ripercorrere anche la storia della moda e del costume borghese dell'Italia del tempo.

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