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Massimo Sansavini. Neverland

Gangemi Editore

Roma, 2006; br., pp. 64.
(Arte, Disegno, Rilievo, Design).

collana: Arte, Disegno, Rilievo, Design

ISBN: 88-492-1036-1 - EAN13: 9788849210361

Soggetto: Pittura e Disegno - Monografie

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.31 kg


L'elemento iconografico comune alle opere di Massimo Sansavini si può rinvenire in storie diverse dal contenuto mitologico e nell'espressione di mondi infantili. Tale dominante fiabesca trova la sua presentazione formale più adeguata nella tecnica del puzzle - dell'incastro - e nel forte trattamento coloristico della superficie.
Il contenuto delle opere in mostra è espresso del resto anche più concretamente nel titolo stesso del ciclo: 'Neverland'. Nel mondo pittorico di Sansavini la realtà e la finzione, il passato e il presente spesso si mescolano o l'uno prende il posto dell'altro, ciò che avviene anche per l'intreccio poetico, un qualcosa che appena si intravede dietro le immagini e le situazioni presentate. Il dialogo con il passato è ciò che conferisce una dimensione particolare alle opere di Sansavini. L'auto rimanda all'idea della velocità, le case ad un luogo sicuro, le onde, il cielo e le stelle sono immagini apparentemente 'infantili', quasi un pretesto per far riconquistare all'uomo una ingenuità ormai persa.
I maestri dell'arte moderna e contemporanea sono percepibili nell'atmosfera formale e in generale metafisica che traspare dalle opere di Sansavini e nella stessa tecnica pittorica - ad esempio De Pero o Lichtenstein - cui egli si avvicina attraverso una comprensione ludica della pittura.
Senza voler trarre particolari conclusioni circa la logica creativa dell'autore, mi sembra, almeno quando si tratta di questo ciclo di opere, che esse si basino su alcuni dualismi e relative interferenze: il visibile e il nascosto, l'infantile e il serio, ciò che è vicino e ciò che è lontano. Le problematiche cui rimanda Sansavini, la perdita dell'ingenuità o la dominanza della tecnologia nel mondo, con la loro profondità concettuale superano l'innocente gioco del puzzle o delle favole e pongono l'osservatore in condizione di riflettere.

Massimo Sansavini è nato a Forlì nel 1961, si è diplomato presso il Liceo Artistico "P. L. Nervi" e successivamente all'Istituto per il Mosaico "G. Severini" di Ravenna e all'Accademia di Belle Arti di Ravenna.
Le sue basi artistiche si sono venute a formare agli inizi degli anni '80, attraverso lo studio, la ricerca e l'esperienza personale, rivolta alla conoscenza e all'utilizzo del legno associato a lacche e resine industriali. Vive e lavora a Forlì.

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