Simbologie politiche del femminile. Catalogo della mostra
A cura di Bonacchi G. e Venzo M. I.
Roma, 2006; br., pp. 78, ill. b/n e col., cm 16,5x24.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
collana: Arti Visive, Architettura e Urbanistica
ISBN: 88-492-1155-4
- EAN13: 9788849211559
Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Collezioni,Pittura,Saggi (Arte o Architettura),Saggi Storici
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 0.307 kg
Nella storia politica europea, la funzione morale della donna riveste un prestigio che, rispetto alle sue traduzioni istituzionali, sembra seguire una traiettoria asimmetrica. Dalla fine del settecento la funzione pedagogica delle rappresentazioni del femminile diventa un perno di ciò che oggi chiamiamo comunicazione politica. Per tutto il XIX, fino alla prima metà del XX secolo, dignità morale ed esclusione politica vengono conciliate in base al tacito principio per cui "gli uomini fanno le leggi, le donne i costumi". Le immagini femminili possono così cambiare di segno ed essere utilizzate da opposti schieramenti politici. Nella propaganda politica del secondo dopoguerra e nella costruzione della repubblica osserviamo il verificarsi di alcune trasformazioni. Al cambiamento della scena politica corrisponde uno stemperarsi della forza simbolica del femminile. Nello stemma della repubblica, all'opulenza femminea della nazione italica si sostituisce un intreccio astratto di simboli anodini.