Il cantiere scuola per il recupero della «casa grecanica» di Bova
A cura di Monteleone D. e Vecchio Ruggeri S.
Roma, 2006; br., pp. 80, ill., cm 22x30,5.
ISBN: 88-492-1203-8
- EAN13: 9788849212037
Soggetto: Architettura e Arte Civile,Edilizia e Materiali
Periodo: 1960- Contemporaneo
Luoghi: Calabria e Basilicata
Testo in:
Peso: 0.439 kg
Il volume illustra l'esperienza significativa (2001- 2002) del cantiere scuola - nato da una sinergia tra ricerca e didattica (Dipartimento PAU e Corso di Laurea in "Storia e Conservazione") applicato alla casa detta "grecanica" del centro storico di Bova. Il progetto pilota ha visto impegnati docenti, professionisti, giovani laureati, studenti, maestranze specializzate e apprendisti del lavoro, dalla fase dello studio alla realizzazione del progetto di restauro conservativo, teso a innescare un recupero dell'edilizia storica di Bova attraverso tecniche tradizionali, monitorandone i costi di realizzazione. L'attività di cantiere ha costituito un vero tirocinio per la professionalità dell'architettoconservatore che si è trovato ad interagire con altre le figure, prendendo consapevolezza di quanto la continua acquisizione di nuovi dati che scaturisce dal cantiere di restauro può condurre a individuare soluzioni alternative. Gli studenti sono stati coinvolti in una vera e propria attività progettuale indirizzata alla conservazione dei "caratteri originali", sulla scorta delle indicazioni raccolte, analizzando le tecniche costruttive e i materiali impiegati nella costruzione, sperimentando e applicando tecniche di consolidamento strutturale dei materiali e degli elementi di finitura, sperimentando le malte più compatibili, risarcendo e integrando i paramenti murari, fino ad arrivare al recupero concreto dell'edificio. Le scelte ritenute più opportune si sono basate sul riconoscimento del processo evolutivo dell'edificato; nel rispetto della storia, si è privilegiato un modo di operare connesso alla cultura del luogo, attraverso un restauro che partendo da un'accurata analisi delle parti e adoperando le tecniche e i materiali tradizionalmente usati, nell'adeguare funzionalmente e mettere in sicurezza gli edifici, fosse in grado di conservare e trasmettere alle generazioni future un proprio codice genetico, che nei centri storici viene progressivamente aggredito dal più anonimo, sciatto e bieco presunto linguaggio architettonico contemporaneo.