Abu Ghraib. Abuso di potere. Susan Crile. Lavori su carta-Abu Ghraib. Abuse of power. Susan Crile. Works on paper. Catalogo della mostra
Gangemi Editore
A cura di Pirani F. e Tittoni M. E.
Traduzione di Zaffino M. V.
Roma, 2007; br., pp. 79, ill., cm 22,5x24,5.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
collana: Arti visive, architettura e urbanistica
ISBN: 88-492-1272-0
- EAN13: 9788849212723
Soggetto: Collezioni,Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Regioni e Stati
Periodo: 1960- Contemporaneo
Luoghi: Extra Europa
Extra: Arte Americana
Testo in:
Peso: 0.414 kg
Susan Crile si era già imbattuta, nel suo percorso artistico, con le conseguenze della guerra: i suoi apocalittici fires of war, realizzati dopo un viaggio di dieci giorni nelle zone del conflitto iracheno del 1991, restituivano panorami infuocati e sterili, allucinati, senza senso. Questa volta l'insopportabile disgusto svelato al mondo intero dalle immagini dell'inferno di Abu Ghraib. Un uso sapiente del gesso, dei diafani bianchi per le vittime, di colori saturi e opachi per i carnefici, con quell'essenzialità e maestria del segno, con quei monocromi dai contrasti drammaticamente eloquenti. E potentemente capaci di evocare una partecipazione emotiva profonda, nel ritrovare in quei dipinti le foto di Abu Ghraib. Susan Crile penetra nel cuore di uno dei più famosi dark-sites, prigioni segrete destinate agli interrogatori dei presunti terroristi (uomini, donne, perfino bambini). Luoghi dove il diritto è sospeso, i prigionieri ridotti a corpi alla mercé di un potere assoluto. Le foto sono documenti, sono prove e sono state scattate per dimostrare la sopraffazione e la violenza come valori positivi, l'umiliazione della vittima come segno di vittoria. Ma l'autrice ne ribalta completamente il senso: restituisce umanità, identità e spessore ai corpi nudi e tormentati delle vittime. Sottolinea la greve stoltezza del carnefice pieno di orpelli - guanti, scarponi, tute mimetiche - e privo di volto.