Roma, la magnifica visione. Vedute panoramiche del XVIII e XIX secolo dalle collezioni del Museo di Roma
Gangemi Editore
Roma, Museo di Roma, Palazzo Braschi, 15 novembre 2008 - 19 aprile 2009.
A cura di Aletta A., Betti F. e Masini P.
Roma, 2008; br., pp. 50, ill., tavv., cm 30x21.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
collana: Arti Visive, Architettura e Urbanistica
ISBN: 88-492-1548-7 - EAN13: 9788849215489
Soggetto: Città,Collezioni,Fotografia,Pittura,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Lazio,Roma
Testo in:
Peso: 0.318 kg
Le 35 opere in mostra selezionate dalle collezioni del Gabinetto delle stampe e dei disegni - acqueforti, acquerelli e tempere su carta, con l'aggiunta di alcuni dipinti - raccontano una storia affascinante lunga due secoli, che è una storia della visione, ossia di come la città di Roma sia stata vista e restituita dagli artisti attraverso quel genere di grande fortuna rappresentato, nel '700 e nell'800, dalle vedute panoramiche.
La mostra ci accompagna nella diffusione dell'immagine di Roma secondo punti d'osservazione diversi, ripresa principalmente da quei luoghi che, fisicamente, favorivano una visione generale della città, come Villa Ludovisi, il Gianicolo, l'Aventino, Monte Mario o lo stesso Campidoglio.
Attraverso il materiale esposto è possibile ripercorrere l'itinerario visivo degli artisti e dei viaggiatori del tempo che dai diversi colli potevano abbracciare in un solo sguardo l'immensa e sorprendente sequenza dei monumenti antichi e moderni. Ecco perché, senza tralasciare l'ovvio valore documentario, l'esposizione si presenta ricca di fascino.
È interessante constatare - in questo viaggio diacronico nella visione - come il paesaggio divenga occasione per raccontare la storia di Roma non solo nelle sue vicende edilizie ma anche politiche, come nell'acquaforte di Kandler e Andreae che descrive gli scontri sul Gianicolo tra i francesi e i garibaldini corsi in difesa della Repubblica Romana del 1849.
Il valore stesso della mostra, d'altronde, risiede proprio nella volontà di far conoscere al più grande pubblico la ricchezza delle collezioni del Museo di Roma, proseguendo così un percorso già avviato, volto a valorizzare e a promuovere, attraverso la rotazione delle esposizioni, anche le opere meno note ma non per questo meno importanti. (Umberto Croppi, Assessore alle Politiche Culturali)
Il catalogo è a cura di Patrizia Masini, Anna Aletta e Fabio Betti.
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