Le forme del cemento. Plasticità
Gangemi Editore
A cura di Andriani C.
Roma, 2008; br., pp. 160, ill. col., cm 21x33.
(Le Forme del Cemento. 2).
collana: Le Forme del Cemento
ISBN: 88-492-1570-3 - EAN13: 9788849215700
Soggetto: Architetti e Studi,Edilizia e Materiali,Scultura
Extra: Materiali
Testo in:
Peso: 1.036 kg
Leggerezza, plasticità, dinamicità, sostenibilità, concretezza sono alcune delle categorie formali secondo cui suggerire, nella successione dei numeri, interpretazioni inedite delle opere presentate, siano esse chiese od infrastrutture, stazioni o musei, luoghi dello spettacolo o dello sport, spazi pubblici ed aperti della città contemporanea.
La Plasticità è un'esclusiva potenzialità del cemento ed una peculiarità che lo ha sempre contraddistinto. La storia dei suoi usi ed applicazioni è antica e unica; nel tempo ha definito invenzioni e forme per nuove modalità spaziali dell'abitare.
Oggi le applicazioni hanno raggiunto sia dal punto di vista strutturale che da quello formale punte massime, impensabili anche fino alla prima metà del XX secolo, grazie a ricerche e studi rigorosi e approfonditi che hanno aggiunto alle proprietà basilari del cemento, qualità fondamentali per la realizzazione delle più avanzate progettazioni. La plasticità è la speciale attitudine che il cemento ha nell'essere adattato ed idoneo alla sperimentazione formale cui si sono attribuite particolari definizioni come Zoomorfo, Plastico, Fitomorfo, declinazioni che racchiudono le proprietà di materico-scultoree rivisitate attraverso le figurazioni artistiche dei Maestri. A queste caratteristiche rispondono le opere di Musmeci, di Hadid, di Niemeyer, di Barragan, Bo Bardi come di altri grandi interpreti presentati in questo volume, che ci conducono attraverso un percorso evoluzionistico, fino al Cemento futuro. Cemento futuro è una definizione che apre a nuovi percorsi tecnologici e progettuali del cemento: una sfida, ai limiti della materia, che oltrepassando il pensiero arriva al fare come esperimento, come scienza di calcolo e di cantiere, tra sfida e continuità. Aitec testimonia questa evoluzione che da sempre ha dato lustro all'industria del cemento, all'ingegneria e all'architettura italiane nel passato remoto e in uno più prossimo pronta a cogliere le nuove sfide che la contemporaneità pone.
Testo in lingua italiana e inglese Carmen Andriani è architetto e docente di Progettazione Architettonica ed Urbana della facoltà di Architettura di Pescara. Dal 2003 è docente del Master Universitario "Innovazione nella Progettazione - Controllo di strutture in cemento armato" della Facoltà di Architettura ed Ingegneria Roma 3. Suoi scritti e progetti sono pubblicati su numerosi cataloghi e riviste d'architettura. Ha tenuto conferenze in Italia ed all'estero sul suo lavoro di progettista ed è stata invitata a numerose mostre d'architettura. Vive e lavora a Roma.
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