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1938 leggi razziali. Una tragedia italiana

Gangemi Editore

A cura di Pezzetti M. e Vespa B.
Roma, 2008; br., pp. 208, ill., cm 21x30.
(Opere Varie).

collana: Opere Varie

ISBN: 88-492-1585-1 - EAN13: 9788849215854

Soggetto: Saggi Storici

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Italia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.058 kg


La pubblicazione delle Leggi Razziali, la loro applicazione, l'inasprimento del trattamento degli ebrei durante i mesi della guerra e poi della Rsi, fino alla sottomissione irresponsabile alla diabolica macchina di sterminio nazista con le deportazioni, non possono che dimostrare, al di là degli iniziali accomodamenti e strategie di nascondimento, una precisa volontà antisemita del regime fascista. Che oggi è assolutamente impossibile giustificare o tentare di nascondere.
Più in generale l'applicazione delle Leggi razziali fu permessa da un generale ottundimento degli italiani che in buona parte, per quieto vivere, non si esposero troppo a favore degli ebrei, salvo figure e istituzioni di grande valore morale e spirituale. In seguito, il fallimento parziale della campagna razzista che, pur mietendo migliaia di vittime, non raggiunse mai la follia di quella nazista permise addirittura a quella parte di cittadinanza ignava, la cosiddetta zona grigia, di costituirsi "un comodo alibi - come scrive Renzo De Felice nella sua "Breve storia del fascismo" - dietro cui nascondere il proprio opportunismo e tacitare eventuali rimorsi di coscienza".
E questo se vogliamo è la cosa più grave: primo, la dimenticanza dei fatti, secondo, la rimozione della colpa.
Al contrario, la mostra "Leggi razziali. Una tragedia italiana" tanto intensa soprattutto nella sua volontà didattica è un piccolo ulteriore tassello per la ricostituzione di una memoria collettiva dopo decenni in cui non è stato possibile, per motivi ideologici, arrivare alla definitiva comprensione dei processi che hanno condotto a questa aberrazione. Solo sulla reale metabolizzazione della propria storia e dei propri errori, si può però fondare una nazione veramente democratica, aperta, in cui i valori fondanti siano condivisi da tutti, in cui i diritti fondamentali siano garantiti per tutti. (Dalla premessa di Sandro Bondi, Ministro per i Beni e le Attività Culturali).
Il catalogo è a cura di Bruno Vespa e Marcello Pezzetti, con il coordinamento di Alessandro Nicosia.

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