Reggio città metropolitana per l'amicizia mediterranea
A cura di Tuccio G.
Roma, 2010; ril., pp. 560, ill., cm 22x30,5.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
collana: Arti Visive, Architettura e Urbanistica
ISBN: 88-492-1861-3
- EAN13: 9788849218619
Soggetto: Regioni e Stati,Saggi Storici
Luoghi: Calabria e Basilicata,Sardegna
Testo in:
Peso: 2.974 kg
L volume raccoglie i contributi culturali di sessanta relatori dell'omonimo Convegno Nazionale che ha preso le mosse dalla designazione della città di Reggio Calabria quale Città Metropolitana, realtà istituzionale che sollecita analisi ed approfondimenti in vaste aree culturali. Questo riconoscimento si inserisce peraltro in un contesto politico-sociale purtroppo caratterizzato da una preoccupante recessione civile e culturale. Comunque, pur non delineandosi la concretizzazione della previsione normativa in termini prossimi, è avvertito coralmente il convincimento che la città di Reggio Calabria sarà proiettata verso un impatto con uno straordinario intreccio di valori e di interessi del bacino del Mediterraneo. È dunque avvertita l'esigenza di una rinnovata lettura interpretativa di quest'area geopolitica. L'esplorazione in profondità della straordinaria ricchezza culturale, che quest'area ha prodotto, conservato e diffuso nei secoli, tende appunto alla sua riproposizione all'interesse internazionale proprio da parte di una Città che nella sua nuova fisionomia istituzionale può fondatamente proporsi comeuncentrodi costante approfondimento, di ricerca e di diffusione nella società globalizzata degli invincibili valori della Humanitas Mediterranea, piattaforma ineludibile di ogni disegno politico per la tutela della dignità dell'uomo. Il coinvolgimento dell'Università "Mediterranea" di Reggio Calabria, dell'Università degli Studi diMessina, dell'Università per Stranieri "Dante Alighieri" di Reggio Calabria e la partecipazione di autorevoli esponenti dell'Università "Sapienza" di Roma, dell'Università "Bocconi" diMilano e dell'Università "Cà Foscari" di Venezia legittimano il convincimento che "un primo passo" in tal senso è stato veramente tentato.
Un tentativo, dunque, riecheggiante nella nostra mente l'incoraggiamento di Paul Valéry: "Le vent se lève... II faut tenter de vivre!" (Giuseppe Tuccio)