Il patrimonio ritrovato a Cerveteri. I predatori dell'arte e le storie del recupero
A cura di A. Russo, R. Cosentino e Rizzo D.
Roma, 2017; br., pp. 56, ill. col., cm 21x29,5.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
collana: Arti Visive, Architettura e Urbanistica
ISBN: 88-492-3496-1
- EAN13: 9788849234961
Soggetto: Collezioni,Pittura,Restauro Tecniche di conservazione Beni Culturali,Saggi (Arte o Architettura),Saggi e Studi sull'antichità,Scultura
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Testo in:
Peso: 0.28 kg
La mostra "Il patrimonio ritrovato. I predatori dell'arte e le storie del recupero" allestita negli spazi di Casa Grifoni, nel cuore della cittadina di Gerveteri, è alla sua terza edizione dopo la prima esposizione al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia nel 2012 e la seconda al Museo Archeologico Nazionale di Vulci nel 2013. La scelta di Gerveteri, quale rinnovata sede dell'esposizione, ha un significato molto preciso, se si considera l'entità degli scavi clandestini che in passato hanno interessato le necropoli e i santuari di questa città etrusca. Il tema dell'esposizione riguarda il patrimonio archeologico disperso, a causa degli scavi di frodo, perpetrati fin dagli anni Sessanta del secolo scorso sul territorio italiano e recuperato a seguito di una difficile attività di investigazione internazionale che ha portato, nel 1995, alla confisca di oltre 3000 reperti archeologici nascosti nel porto franco di Ginevra, in Svizzera, grazie alla sinergia tra l'allora Ministero per i Beni e le attività Culturali, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, la Procura della Repubblica di Roma e l'Avvocatura Generale dello Stato.