La luce del Barocco. Dipinti da collezioni romane
Gangemi Editore
Ariccia, Palazzo Chigi, 5 ottobre 2020 - 10 gennaio 2021.
A cura di Petrucci F.
Roma, 2020; br., pp. 144, ill. col., cm 22x22.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
collana: Arti Visive, Architettura e Urbanistica
ISBN: 88-492-3966-1
- EAN13: 9788849239669
Soggetto: Collezioni,Pittura,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Extra: Barocco & Rococò
Testo in:
Peso: 0.67 kg
«L'evento espositivo "La Luce del Barocco" vuole evidenziare, attraverso l'Arte e il significato della Luce come motivo espressivo, quanto sia importante per il Patrimonio Artistico nazionale l'attività di ACEA S.p.a., che, oltre ai servizi per cui è stata costituita, illumina Monumenti, Chiese e Palazzi Storici, punto di attrazione di milioni di turisti presenti a Roma per ammirarne le testimonianze di storia e cultura plurimillenarie. L'arte barocca, che proprio nella Capitale d'Italia trova la sua origine e le sue più alte manifestazioni, si presta magnificamente a questo, in quanto la Luce, in tale espressione artistica tipica del Cattolicesimo, si carica di significati simbolici e mistici, legati al tema della Grazia e della redenzione dell'uomo, di cui è visualizzazione (...) Una mostra legata al tema della Luce in questo particolare momento che stiamo vivendo, vuole esprimere speranza e rinascita, dopo mesi di clausura e segregazione forzata. La Luce ha da sempre un valore metaforico connesso alla nascita, al risveglio dopo la notte, alla resurrezione della natura dopo l'inverno e per il Cattolicesimo ad un messaggio di speranza di vita eterna suscitato dalla sequela del messaggio di Cristo. Il Barocco quindi, che del Cattolicesimo è la massima espressione artistica, è lo stile più adatto per veicolare un messaggio ottimistico di riscatto umano e sociale dopo la Pandemia. Viene presentata in mostra una selezione di importanti dipinti di artisti di chiara fama provenienti da collezioni private romane, in gran parte inediti o mai esposti al pubblico. L'evento vuole incentivare e promuovere il collezionismo, come agente culturale del rinnovamento della ricerca, motore economico del settore e tramite di arricchimento di collezioni pubbliche, ove spesso le raccolte private confluiscono per lasciti e donazioni. Vengono esposte opere di Bernini e della sua cerchia, assieme a dipinti di Giovanni Baglione, Mattia Preti, Agostino Tassi, Gaspar Dughet, Sebastiano Conca, Pierre Subleyras e altri maestri del Seicento e Settecento, offrendo una larga panoramica sull'arte barocca per quasi due secoli. La mostra è articolata in vari generi pittorici, tra ritratti, pittura di figura a soggetto sacro e profano, paesaggi, vedute e nature morte. Motivo conduttore: la Luce come veicolo comunicativo, formale e simbolico, segno di ottimismo e rigenerazione.» (Giuseppe Lepore)