Guida breve al Museo d'arte orientale «Giuseppe Tucci»
Gangemi Editore
A cura di Manna G. e Polichetti M. A.
Roma, 2021; br., pp. 64, ill. col., cm 17x24.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
collana: Arti Visive, Architettura e Urbanistica
ISBN: 88-492-4013-9
- EAN13: 9788849240139
Testo in:
Peso: 0.31 kg
"Il Museo Nazionale d'Arte Orientale, fortemente voluto da Giuseppe Tucci, era nato nel 1957 con l'intento di costituire un punto di riferimento per l'arte orientale di cui si proponeva di offrire una visione il più possibile esaustiva. Tramite un'accorta politica di scambi, depositi, acquisti e acquisizioni le sue collezioni sono in grado di offrire al visitatore e allo studioso una immagine esaustiva delle civiltà orientali, non solo per quello che riguarda l'estensione geografica - dalla Spagna moresca al Giappone - e cronologica - dall'epoca protostorica fino all'età contemporanea - ma anche mostrando di una stessa cultura l'ambito colto e quello popolare, quello religioso e quello amministrativo, l'arte di corte e quella etnica. Grazie alla sempre maggiore diffusione di nuove modalità di approccio culturale caratterizzate, rispetto al passato, da una visione più critica, è oggi possibile attendersi una disponibilità a interpretare tali fenomenologie anche da parte del grande pubblico, nuova audience più consapevole della necessità di riferirsi a una dimensione planetaria. Resta tuttavia necessario rendere operativa, attraverso meccanismi di comunicazione basati sulla fondamentale competenza e conoscenza dei fenomeni, la più incondizionata apertura verso la partecipazione di criteri di analisi che non siano viziati da visioni del mondo preconcette e, a volte, pericolosamente riduttive. Provare a non fare mai prevalere l'interpretazione di una impostazione ideologica rispetto ad un'altra, mantenendo costante il proposito di non eleggere la centralità di alcuna cultura, per suggerire strumenti di lettura nuovi, utili alla rivalutazione di fenomeni culturali giudicati spesso frettolosamente, è il tipo di criterio che il MuCiv si pone come metodo fondamentale di ricerca sulle collezioni e di comunicazione del loro valore. In un mondo che si è ormai globalizzato, noi siamo abituati a mettere in confronto realtà molto distanti sul piano economico, sul piano politico, ma poco sul piano culturale. Un Museo come il nostro nasce proprio per stimolare la possibilità di comprendere i rapporti fra le culture e di imparare a rapportarsi con culture diverse". (Filippo Maria Gambari)