I patrimoni separati fra tradizione e innovazione
Giappichelli Editori
A cura di Tondo S.
Torino, 2007; br., pp. 222.
(Quaderni Cesifin. Nuova Serie. 31).
collana: Quaderni Cesifin. Nuova Serie
ISBN: 88-348-6608-8
- EAN13: 9788834866085
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 1.07 kg
L'ordinamento, nel solco di lunga e diffusa tradizione, ben riconosce all'autonomia negoziale la competenza per far sì che, entro i tipi previsti dalla legge singoli beni (o loro insiemi), in quanto coordinati a un interesse particolare, abbiano a sottostare, a differenza da quelli in normale regime, a responsabilità differenziata. Sta poi di fatto che, pur nell'osservanza del predetto limite, sono sempre più varie, di là dai campi tradizionali le figure ammesse, sotto impulso da sempre nuove esigenze, di separatezza patrimoniale. Come, in specie, in tema di intermediazione mobiliare (L. 1/1991), fondi comuni d'investimento (L. 334/1993 e L. 86/1994), cartolarizzazione dei crediti (L. 130/1999) e del patrimonio immobiliare pubblico (L. 410/2001), speciali assetti nelle società azionarie (C. Civ. art. 2747-bis) sino all'art. 2645-ter. Ma, a sua volta, è proprio l'incalzare di norme siffatte, che, mentre esalta il ruolo dell'autonomia destinatoria, accentua l'esigenza, come nello spirito dei presenti lavori, d'una più approfondita comparazione con altrui tecniche, in vista d'arricchire gli strumenti, anche entro la nostra area (Civil Law), perché la stessa autonomia possa aprirsi, non meno (o sul tipo) del trust (Common Law), alla più grande funzionalità.