Fiscalità della internazionalizzazione delle imprese
Giappichelli Editori
A cura di Vicini Ronchetti A.
Torino, 2018; br., pp. 432.
(Studi di Diritto Tributario. 49).
collana: Studi di Diritto Tributario
ISBN: 88-921-1633-9
- EAN13: 9788892116337
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.72 kg
Il D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 147, in attuazione della L. delega 11 marzo 2014, n. 23, ha introdotto numerose modifiche - di carattere procedimentale e sostanziale - alla disciplina della tassazione delle imprese. In particolare, il provvedimento è volto a rendere l'Italia maggiormente attrattiva e competitiva per le imprese italiane e straniere che intendono operare nel suo territorio. Il decreto, come messo in evidenza nella relazione illustrativa, ha come finalità la semplificazione "tributaria" dei processi di globalizzazione. Il legislatore ha inteso ridurre i vincoli fiscali alle operazioni transfrontaliere nonché creare un quadro normativo più certo e trasparente per gli investitori. È un provvedimento legislativo a contenuto tutt'altro che omogeneo. Questo volume ne esamina e illustra tutti i contenuti, avendo riguardo alla evoluzione della fiscalità internazionale e dell'UE. In particolare, sono esaminati, oltre ai temi procedurali della collaborazione tra amministrazione finanziarie e dello scambio di informazione, i diversi aspetti della disciplina sostanziale, sia con riguardo alla tassazione in Italia dei redditi conseguiti dall'estero dai residenti, sia con riguardo alla tassazione in Italia dei non residenti. Sono inoltre trattati l'eliminazione degli ostacoli fiscali al trasferimento di residenza e diversi aspetti della tassazione del reddito d'impresa. Diversi contributi sono specificamente rivolti all'esame dei rapporti con i Paesi a fiscalità privilegiata. I temi sono trattati rilevando le implicazioni di fiscalità dell'UE e internazionale e considerando che il legislatore si è proposto di creare un contesto di maggiore certezza fiscale, eliminare alcune lacune, semplificare gli adempimenti fiscali delle imprese riducendone i costi e adeguare la legislazione italiana alla giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'UE.