Visions décentrées des Études Culturelles
A cura di Amorim S., Bovo M. e Heineberg I.
Ravenna, 2019; br., pp. 349.
(Gallica-Italica. 6).
collana: Gallica-Italica
ISBN: 88-96117-84-4
- EAN13: 9788896117842
Testo in:
Peso: 1.68 kg
Con il termine "Cultural Studies" si indica quell'indirizzo di studio, nato nel 1964 in Gran Bretagna, che analizza i fenomeni sociali e culturali contemporanei secondo una prospettiva critica, caratterizzata da una forte vocazione alla multidisciplinarietà. A più di cinquant'anni dalla nascita, cosa si intende oggi per "Cultural Studies"? E inoltre, è possibile che paesi così diversi fra loro come Italia, Portogallo, Brasile e Argentina, adottino le stesse pratiche culturali e gli stessi approcci disciplinari? Il volume, inteso come una "lettura itinerante", tenta di chiarire in che modo le teorie culturaliste di matrice britannica si siano adattate nei paesi presi in esame, offrendo così un esempio implicito della ricchezza delle loro possibili declinazioni. Attraverso una panoramica dei "Cultural Studies" in Brasile, Portogallo, Italia, India e Argentina, il volume fa il punto sui molti modi in cui questo vasto campo disciplinare ha modellato nuove pratiche culturali. Un'indagine che misura inoltre la complessità della filiazione dei "Cultural Studies", termine talvolta usato a sproposito per discipline e approcci che in realtà non ne fanno parte, e a volte rifiutato da una certa tradizione accademica. Nel rispetto delle diversità geografiche e delle varietà dei contesti scientifici, l'approccio pratico e teorico adottato nel volume rimanda a quello del «Master in Études Culturelles» dell'Università di Bordeaux Montaigne, nella quale lavorano come insegnanti e ricercatrici Silvia Amorim, Martine Bovo e Ilana Heineberg, le tre curatrici dell'opera