Espropriazione per pubblica utilità
A cura di Bruno B., Freni F. e Mazza Laboccetta A.
Milano, 2022; ril., pp. XXVI-582.
ISBN: 88-288-4167-2
- EAN13: 9788828841678
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 1 kg
L'opera, strutturata in modo sistematico, offre gli strumenti pratico-operativi per orientarsi nel complesso sistema normativo e giurisprudenziale che disciplina il potere espropriativo della P.A. Muovendo da un generale inquadramento del punto di equilibrio costituzionale nel rapporto tra potere ablatorio e diritto di proprietà privata, si analizza l'istituto espropriativo nella sua evoluzione storica giungendo fino alla sistemazione che ne ha dato il Testo unico approvato con il d.P.R. n. 327/2001. Nell'esaminare tale disciplina si da' conto delle più recenti novità normative, tra cui si segnalano il c.d. Decreto "Energia" (D.l. n. 17/2022, come convertito in L. n. 34/2022), il Decreto "semplificazioni bis" (D.l. n. 77/2021, come convertito in L. n. 108/2021) e le correlate norme in attuazione del PNRR, e degli orientamenti della giurisprudenza nazionale e sovranazionale che, fissando principi di diritto vivente, ha ispirato e ispira l'elaborazione che ne ha dato il Legislatore. In tale ottica, sono inoltre affrontate le problematiche legate ai vincoli urbanistici ed a quelli derivanti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. Il volume, nell'approfondire, il profilo soggettivo del potere espropriativo, analizza le figure che vi sono coinvolte e, quindi, l'autorità espropriante, a titolo originario o su delega, il beneficiario, il promotore. Sotto il profilo oggettivo, viene esaminata l'attività procedimentale, evidenziando come il diritto di proprietà privata trovi il necessario bilanciamento con l'interesse generale che, ai sensi dell'art. 42 Cost., è primo presupposto e, al tempo stesso, finalità del potere espropriativo. In questa prospettiva l'attenzione viene rivolta alla garanzie partecipative assicurate al soggetto destinatario dell'ablazione e dirette a "temperare" l'atto autoritativo. Si passano poi in rassegna i criteri di determinazione e quantificazione dell'indennità di esproprio, evidenziando come alla giurisprudenza si debba la tutela dei privati da forme di ablazione anche sostanziale, che compromettevano senza indennizzo le facoltà di godimento del bene da parte del proprietario. In tale ottica, l'opera non trascura di considerare la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, che ha svolto un ruolo estremamente significativo nella tutela non solo formale, ma anche sostanziale degli interessi dei privati sottoposti a procedimento espropriativo. Ampio spazio viene altresì riservato ai problemi relativi all'occupazione delle area soggetto ad intervento ablativo. Inoltre la trattazione si addentra nell'espropriazione dei beni culturali, nelle problematiche che in materia si legano alla riforma del Titolo V della Costituzione, nonché nell'espropriazione diretta alla realizzazione delle infrastrutture lineari energetiche. Infine, vengono analizzati la tutela giurisdizionale in materia espropriativa e problemi che vi sono connessi.