Sarebbe triste se non ci fosse l'arcobaleno
Gorée
A cura di Cardenal E.
Traduzione di Mencaraglia G.
Testo Italiano e Spagnolo.
Monticiano, 2008; br., pp. 45, ill., cm 21x21.
(Ingrandimenti. 4).
collana: Ingrandimenti
ISBN: 88-89605-46-4
- EAN13: 9788889605462
Extra: da 9 anni
Testo in:
Peso: 0.25 kg
Il Nicaragua è stato tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta un punto di riferimento per le speranze di realizzare in uno dei paesi più poveri e sventurati dell'America Latina un mondo più umano. Poi la sua esperienza è stata travolta dall'azione congiunta delle forze interne e internazionali ostili a ogni rinnovamento e dell'involuzione etica e politica che ha investito una parte delle forze rivoluzionarie che avevano abbattuto la dittatura di Somoza. E tuttavia è impensabile che un movimento di quella portata sia svanito nel nulla, senza lasciare tracce. Ce lo ricorda questo libro di poesie, scritto da bambini nicaraguensi malati di cancro o di leucemia. Da una parte abbiamo l'iniziativa di un medico, poeta e narratore, Fernando Silva, direttore dell'Ospedale Pediatrico La Mascota di Managua, in cui è maturato questo messaggio di speranza. Dall'altra, l'intervento di Ernesto Cardenal, uno dei più grandi poeti ispanoamericani contemporanei, che ripropone in questo contesto di dolore uno dei progetti più straordinari della breve stagione sandinista, quando fu Ministro della Cultura: i Talleres de poesía, basati sull'intuizione che in ogni essere umano c'è un poeta potenziale, che non può esprimersi il più delle volte a causa dei condizionamenti sociali e culturali. A questo s'aggiunge la collaborazione con l'Ospedale Pediatrico di Monza, che Giuseppe Masera e Gianni Tognoni illustrano nei loro interventi così partecipi.