Jackson Pollock. The Figure of the Fury
Gruppo Editoriale Giunti
A cura di Campana Comparini F. e Risaliti S.
Firenze, Palazzo Vecchio, 16 aprile - 27 luglio 2014.
Testo Inglese.
Firenze, 2014; cartonato, pp. 160, ill. b/n e col., cm 23,5x27.
(Cataloghi Mostre).
collana: Cataloghi Mostre
Altre edizioni disponibili: Edizione Itlaliana (ISBN: 88-09-79480-X).
ISBN: 88-09-79481-8
- EAN13: 9788809794818
Soggetto: Collezioni,Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Extra: Impressionismo/Espressionismo
Testo in:
Peso: 0.88 kg
Catalogo della mostra: Firenze, Palazzo Vecchio, Sala dei Gigli, Sala della Cancelleria - Complesso di San Firenze, Sala della Musica, 16 aprile-27 luglio 2014. Esporre a Firenze Jackson Pollock, e confrontarlo con Michelangelo, è la sfida che Sergio Risaliti e Francesca Campana Comparini - ideatori e curatori della mostra - hanno lanciato per mettere sotto osservazione due civiltà e due linguaggi distanti e pure antitetici: uno fondato sul disegno che cerca con tutte le forze di rispettare l'ordine della natura e del divino; l'altro basato sulla fenomenologia dell'inconscio e sulla mistica geometria, perfetta rappresentazione di un universo in espansione. Ciò che accomuna Michelangelo e Pollock è il furore che entrambi trasmettono quando lavorano alle loro opere, una sorta di trance agonistica che li rende estranei al mondo esterno. Già nel Cinquecento si parlò di furia della figura per descrivere le linee serpentinate di alcune figure del Buonarroti, caratterizzate sovente anche dal non-finito, scelta formale per esaltare espressivamente il conflitto tra bellezza compiuta e ingombro dell'informe. In Pollock il concetto guida adottato in mostra è invece quello della "figura della furia", un'idea che ben definisce la pittura vitale, violenta e potente del pittore americano che con i suoi drip-painting stupì molti suoi contemporanei, così come era accaduto con il terribile "Giudizio" di Michelangelo nel XVI secolo.