Michetta addio. Milano: storie di una città madre
Guerini e Associati
A cura di Doninelli L.
Milano, 2011; br., pp. 219, cm 14x21.
(Nuove Meraviglie di Milano. 2).
collana: Nuove Meraviglie di Milano
ISBN: 88-6250-315-6
- EAN13: 9788862503150
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.32 kg
Nell'incrocio, nel groviglio di problemi e interessi che attraversano il nostro mondo a livello globale, secondo quali parametri si può definire "grande" una città? La grandezza di una città è molto più che un fatto di numeri. Vale forse la pena tornare al vecchio appellativo di "metropoli", perché da questa parola apprendiamo molto di più. Metropoli, ossia: città madre. Detta altrimenti: una città che lascia un segno indelebile sui propri figli. Un segno di originalità, di somiglianza, una comunanza genetica, antropologica e culturale incancellabile. E dunque: cosa distingue una città madre, ossia una grande città, da tutte le altre città? a risposta che ci siamo dati è contenuta in questo secondo volume de "Le nuove meraviglie di Milano", un progetto del Centro Culturale di Milano e una sfida narrativa di Luca Doninelli. In un processo di globalizzazione che porta alla moltiplicazione indefinita della domanda e dell'offerta (così la vecchia michetta lascia il posto alla varietà dell'assortimento di pani), alla individualizzazione dei percorsi urbani (con conseguente caduta nella solitudine, nella depressione o nella violenza), alla definizione della città stessa come non-luogo e a un'omologazione che alla lunga renderà tutte le città uguali tra loro, chiamiamo grande la città che dal proprio seno sa trarre gli anticorpi a questo processo polverizzante, producendo controtendenze, percorsi di segno contrario.